Champagne: cinque consigli per la settimana di Ferragosto
Come nostra consuetudine, in occasione di periodi particolari dell’anno proponiamo una piccola selezione di champagne che rappresentano un consiglio spassionato per passare, se possibile, questi momenti in maniera ancora più coinvolgente, per non dire più piacevoli. Già, perché – e non lo dimentichiamo mai! – lo champagne è prima di tutto piacere!
In questo caso, come nei precedenti, la selezione è frutto di recenti assaggi che mi, anzi ci hanno favorevolmente colpito, ma possono anche essere champagne che durante le degustazioni della guida Grandi Champagne (edizione 2018-19, naturalmente) hanno lasciato il segno. Ebbene, alla fin fine, per questa estate terribilmente calda, anzi, per i giorni di Ferragosto del 2017, gli champagne che ci sentiamo di consigliare sono questi qua.
Buon Ferragosto, dunque, e… santé!
Bruno Paillard
Blanc de Blancs Grand Cru
Le degustazioni della prossima edizione della guida non hanno semplicemente confermato l’eccellenza di questo champagne, ma ce lo hanno quasi fatto sembrare di volta in volta più ‘buono’… Merito dell’abilità di Bruno Paillard con lo Chardonnay, certo, ma oramai la gustosa e travolgente beva di questo champagne lo rendono il riferimento assoluto della categoria. E se vi dovesse capitare di provarlo in magnum, beh…
Quando: al rientro dal mare, dopo la doccia, piacevolmente rilassati sul divano.
Alfred Gratien
Brut
Densità e leggerezza allo stesso tempo per via di una sapiente gestione tanto della vinificazione in legno quanto del mancato svolgimento della malolattica. Insomma, il ritorno alle origini dello champagne in un contesto di coinvolgente piacevolezza sia per il grande pubblico, sia per gli appassionati. Per apprezzarlo al meglio, però, predilige la corretta temperatura di servizio.
Quando: la sera, all’aperitivo prima della cena, per accogliere al meglio gli invitati.
Duval-Leroy
Fleur de Champagne
Una delle più grandi (e piacevoli…) sorprese delle degustazioni della prossima edizione della guida. Non che dubitassimo delle capacità della maison, ma un sans année di tale livello, capace di entrare prepotentemente tra i riferimenti del settore, beh, non potevamo neanche sospettarlo! È fine, rinfrescante, evidentemente e giustamente legato allo Chardonnay, di una scorrevolezza entusiasmante.
Quando: sempre! O meglio, ogni volta si ha desiderio di un ottimo champagne…
Bollinger
Rosé
C’è chi dice che il vino rosso utilizzato per questo rosé sia troppo potente… Potrà pure essere, perché ben conosciamo le capacità di Bollinger di fare Coteaux Champenois Rouge, fatto sta, però, che questo rosé è stabilmente tra i migliori in assoluto della categoria sin dalla sua prima uscita. Polposo ed energico, fruttato e minerale, talmente buono da risultare irresistibile. Da solo come a tavola…
Quando: in questo periodo chiama a gran voce il sushi. Ma può concludere alla grande la serata…
Louis Roederer
Cristal 2007
Nonostante sul mercato ci sia ora il 2009, e nell’attesa dello stratosferico 2008 l’anno prossimo (ma già in anteprima assoluta su Grandi Champagne 2018-19), è sempre il 2007 a convincere, donando valore inaspettato all’annata ed esaltando lo stile dell’etichetta. Sa di craie, sa di agrumi a ricordare giustamente il legame dell’annata con la varietà bianca, più che altro è teso e levigato, soprattutto succoso. Eccellente. Da non mancare.
Quando: troppo facile dire ‘un’occasione speciale’… già, perché qui l’occasione speciale ve la create voi!
Buongiorno Alberto,
sono davvero curioso di vedere come recensirà in guida il Fleur de Champagne di Duval Leroy.
Qualche tempo fa ne ho acquistato una bottiglia che ho aperto ieri sera con degli antipasti a crudo di pesce e, beh, devo dire che mi ha davvero sorpreso in positivo!
Fresco, delicato, si beve davvero bene e, pensando che si può acquistare a 30 euro la bottiglia, ne farò una bella scorta quanto prima.
È stata una delle più belle sorprese della guida. Nella sua categoria, ma anche in assoluto…