Louis Roederer rosé: non si vive di… solo Cristal!
Visto che ultimamente su questo sito si sta parlando molto di Louis Roederer per via della Masterclass, beh, parliamo anche in maniera un po’ concreta di questo produttore d’eccellenza. Che non sfugge alla “regola” di moltissime maison: si conosce (e si apprezza) il non millesimato, si conosce (e si sogna) la cuvée de prestige, ma si dimentica che in gamma ci sono dei classici millesimati di valore, spesso caratterizzati da un rapporto qualità/prezzo assolutamente fantastico. Naturalmente, questo vale pure nel caso dei rosé. Così, parlando di rosato in Roederer, si pensa allo stratosferico Cristal Rosé, ma ci si scorda che la maison di Reims produce anche un eccellente Rosé nella linea Vintage insieme a Brut e Blanc de blancs.
Nell’edizione, oramai esaurita sul sito ma reperibile ancora in alcune librerie, della guida Grandi Champagne abbiamo conosciuto il Rosé 2008, nella prossima edizione avremo in anteprima assoluta il 2010, nella Masterclass assaggeremo l’attuale 2009, ma può anche capitare di… trovarsi nella fornitissima enoteca di un caro amico (nella fattispecie la romana Enoteca al Parlamento di Daniele Tagliaferri) che, per festeggiare l’inizio delle degustazioni della nuova edizione della guida, ti apre proprio un Louis Roederer Vintage Rosé, addirittura un 2006…
Ricordo che, come il Cristal Rosé, anche il Vintage Rosé è prodotto con una maniera molto particolare: il Pinot Noir del solo cru di Cumières è macerato secondo la metodologia pellicolare a freddo per 7-10 giorni, quindi salassato (de saignée) e successivamente unito, a livello di mosto, allo Chardonnay. A questo punto, i due già assemblati con ratio 2:1, vanno a fermentare per il 20% in tini tronco-conici di quercia, con bâtonnage settimanale, e per la restante parte in acciaio. Il tiraggio, poi, si protrae per circa 4 anni e, dopo il dosaggio intorno ai 9 g/l, lo champagne ritorna altri 6 mesi in cantina.
Vintage Rosé 2006
66% Pinot Noir in rosa, 34% Chardonnay
Come felice tradizione Roederer, all’olfatto i rosé marcano veramente poco la tipologia, pertanto non solo rifuggono le ruffiane dolcezze, ma anche le evidenti fruttosità rosse. Così, il naso si propone con una freschezza al limite dell’incredibile (ricordo che questo champagne è arrivato sul mercato cinque anni fa), sulla quale si muovono note di agrumi scuri, di sottobosco e la mineralità. Il tutto con grandissima eleganza e rocciosa coerenza con lo stile dei rosati della maison. La bocca si apre ancora in un contesto di eccezionale freschezza, quasi inusuale per un 2006 oggi e con il plus di una bollicina di rara finezza, al punto che possiamo parlare di ‘croccantezza’. Ritorna innanzitutto la mineralità, soffusa e diffusa, ritornano gli agrumi, agrumi da Pinot Noir, quindi scuri e succosi, ma c’è pure un tocco di erbe aromatiche. E la chiusura è la ciliegina sulla torta di quello che è veramente uno splendido champagne: talmente lungo da sembrare infinito, sapido, netto, pulitissimo e, soprattutto, così piacevole da richiamare continuamente un nuovo sorso. Uno champagne preciso e di grande equilibrio, uno champagne che alla fine ti fa lasciare ogni forma di tecnicismo per esclamare: “ma che gran bel bere!”.
Voto: 92/100
Sagna – tel. 011/8131632 – www.sagna.it
Vintage rosé 2006, veramente notevole
Così come il sorprendente 2007, mentre, tra qualche anno, il 2008 ci lascerà di stucco!
Buona domenica
Buonasera Alberto,
posso chiederle cosa ne pensa del Vintage Rosé 2009 di Roederer e che punteggio gli assegnerebbe, posto che nelle guide trovo il 2008 ed il 2010, ma non il 2009?
Neanche sul sito mi sembra di averlo visto…
La ringrazio sin d’ora! Sa, un confronto è sempre costruttivo…
Sì, è vero, non l’ho recensito, nonostante l’abbia presentato nel corso delle mie Masterclass Roederer dello corso anno. Comunque, lo ricordo eccellente, forse anche meglio del 2010. Pertanto, lo colloco almeno a 93/100…
La ringrazio,
mi trovo perfettamente d’accordo con Lei sulla valutazione, un vino eccellente!
Devo confessarLe che Roederer, nella mia modestissima conoscenza dello Champagne, rappresenta una delle mie Maisons preferite, a cominciare dal brut “base”….