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Rosé

Eccellenza in rosa: Cristal Rosé 2002

  Il 2015 di LeMieBollicine inizia con uno champagne top, o meglio, uno champagne rosé semplicemente eccezionale. In Champagne, ma soprattutto nelle altre zone vitivinicole dove si spumantizza,...
di Alberto Lupetti

champagne cristal rosé 2002 

Il 2015 di LeMieBollicine inizia con uno champagne top, o meglio, uno champagne rosé semplicemente eccezionale. In Champagne, ma soprattutto nelle altre zone vitivinicole dove si spumantizza, è difficile fare un grande rosé, l’ho detto e ridetto più volte, e quelli veramente al top, capaci di svettare e proporsi in una dimensione di eccellenza con ogni annata, si contano sulle dita di una mano o quasi: Cristal (Louis Roederer), Dom Pérignon, Cuvée Elisabeth (Billecart-Salmon), Clos des Goisses Juste (Philipponnat), La Grande Dame (Veuve Clicquot) e, naturalmente, Belle Èpoque (Perrier Jouët). Poi, tra questi, i primi due hanno a mio avviso un leggero vantaggio sugli altri, per la capacità di migliorare – tanto, tantissimo – con il passare degli anni, per l’eccellenza che riescono a sfoderare con ogni vendemmia, per la perfetta unione tra complessità e piacevolezza. Non me ne vogliano gli altri.

Oggi, però, parlerò soltanto del Cristal Rosé, a proposito del quale ho tuttora ricordi ‘conturbanti’ del 1976, il secondo prodotto, oggi rimasto in soli 50 esemplari nelle cantine della Louis Roederer. Ho detto a Jean-Baptiste Lécaillon che dovremmo presto far scendere questo numero a 49, vedremo…

Jean-Claude Rouzaud
Jean-Claude Rouzaud: è stato lui a gettare le fondamenta dell’eccellenza di Louis Roederer e a creare il Cristal Rosé nel 1974.

Il Cristal Rosé è molto meno conosciuto dell’omologo blanc e, anche per questo, è fortunatamente poco incline ai sensazionalismi del mondo della notte, soprattutto perché prodotto in quantità limitata (tra le 25.000 e le 40.000 bottiglie a seconda dell’annata). Fu creato da Jean-Claude Rouzaud, fine enologo e presidente onorario della maison, nel 1974 per festeggiare tanto il bicentenario della fondazione della Roederer, quanto il 100° anniversario dello stesso Cristal. Nel corso dei decenni, ciascuna generazione della famiglia ha selezionato un blocco di vigneti (non necessariamente unico, ma anche suddiviso in diversi Cru) da destinare a un’etichetta in particolare, così se Louis Roederer I già nel 1870 si concentrò sui vigneti di Verzenay per garantire una solida base al Vintage, nei primi anni ’70 Jean-Claude Rouzaud (sesta generazione) scelse i migliori lieux-dits di Aÿ (quelli sulla cosiddetta “Côte des cuvées des prestige”: andando da Dizy ad Aÿ, è l’ampio pendio sulla sinistra prima di arrivare nel villaggio) per il Cristal Rosé. Si tratta di vigneti su un magnifico suolo calcareo, frutto di un’importante selezione massale e le cui uve sono caratterizzate da “straordinaria maturità di frutto e acidità cristallina”; naturalmente, questi vigneti sono biodinamici. Così come quelli dello Chardonnay impiegato per questo rosé, quello Grand Cru di Avize e Le-Mesnil, pertanto, il Cristal Rosé è uno champagne 100% biodinamico. Ricordo che, con ben 65 ettari, oggi Louis Roederer è il più grande biodinamico di Champagne e, in proposito, questo passaggio fu affrontato dalla maison con l’idea di “trovare un’espressione supplementare del vino”, punto e basta.

i due Cristal, classico e rosé
Le due declinazioni del Cristal: la classica, bianca, più conosciuta, e la Rosé, ben più rara e preziosa.

Passando in cantina, invece, il Cristal Rosé, così come il Vintage Rosé, non è un vero e proprio rosé d’assemblaggio, ma è il frutto di una macerazione a freddo per 5-8 giorni del Pinot Noir e dello Chardonnay insieme; seguono il salasso (méthode de la saignée) e la fermentazione alcolica, che per il 20% avviene in tini tronco-conici di quercia austriaca con bâtonnage settimanali. I vini non svolgono mai la malolattica e, dopo il tiraggio, la maturazione sui lieviti si protrae per non meno di 6 anni, solitamente qualche mese in più rispetto al Cristal blanc.

Per la cronaca, nei vigneti Roederer, l’annata 2002 ha avuto un andamento climatico prettamente continentale e i Pinot Noir sono stati veramente eccezionali, da lunghissimo invecchiamento.

bicchiere Cristal Rosé 2002
Il Cristal Rosé 2002 ha degnamente concluso la verticale di Cristal organizzata da Sagna lo scorso giugno: un vero regalo per i fortunati partecipanti…

Cristal Rosé 2002

bottiglia Cristal Rosé 200260% Pinot Noir, 40% Chardonnay
Nonostante non appena metti il naso nel bicchiere ti accorgi di avere a che fare con un ‘bambino’, tanto il vino è giovane (Jean-Baptiste Lécaillon dice che sarà perfetto tra 20 anni…), capisci anche che è uno champagne veramente monumentale. Ha una freschezza straordinaria, non fine a se stessa, ma sintomo di vivacità, peraltro inusuale o quasi in un 2002, una freschezza che esalta la matrice di agrumi rossi e di mineralità, oltre a finissime dolcezze e spunti di frutta secca, spezie e legni pregiati. Ma il vero trionfo è l’assaggio: il vino è verticale ed elegantissimo, ancora finemente intrecciato tra agrumi rossi e mineralità, con un tocco di thè e una gustosa cremosità, o meglio, un’equilibrata concentrazione – peraltro tipica dei Cristal – e un appagante finale salino-iodato. E stupisce che un vino di questa complessità, di questa stoffa, alla fine risulti talmente piacevole da essere fin troppo “facile” da bere…

Credo di potermi sbilanciare e affermare che siamo di fronte al miglior rosé dell’annata, nonché uno dei migliori rosé di sempre! Ma anche uno dei grandi capolavori di Jean-Baptiste Lécaillon, beninteso…
Voto: 98/100

Nota: il Cristal Rosé 2002 sarà una delle perle del corso di “approfondimento sullo champagne”, che verrà proposto successivamente a quello “A tu per tu con lo champagne”…

 

Gli champagne Louis Roederer sono distribuiti in esclusiva da:
Sagna – tel. 011/8131632 – www.sagna.it

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19 risposte a “Eccellenza in rosa: Cristal Rosé 2002”

  1. buonasera ,
    Ha già in agenda altre date/tappe per il Suoi incontri?
    Oltre quello del 21 a Roma intendo.
    Milano verra’ toccata ?
    Grazie
    Pietro

    • Buonasera,
      come detto ad altri appassionati che stanno dimostrando interesse in questi corsi, toccherò man mano diverse città italiane, dove ci sarà richiesta per 25-28 partecipanti e dove avrò un supporto in loco per l’organizzazione, naturalmente. A ogni modo, Milano e Parma saranno le città subito dopo Roma, quindi spero di fissare la data al più presto.
      Grazie

  2. Condivido in pieno quanto scritto e ritengo il Cristal Rose’ forse il miglior rose’ in assoluto ma mi permetta di far notare che nella sua classifica manca un grandissimo rose’ , l’ Alexandra di Laurent Perrier , una cuvee fantastica forse non alla pari con il gia’ citato Cristal e con il Dom Perignon ma sicuramente ,per me, superiore alla Gran Dame e al Clos des Goisses.Colgo l ‘occasione per rinnovarle sempre i complimeti per le guide ,per il sito e per quello che trasferisce a noi appassionati.

  3. Buongiorno Alberto,

    la disturbo ancora!

    Innanzi tutto mi complimento per la guida, non ricordo se già l’avevo fatto, la 2014 l’ho ricevuta ormai qualche mese fa ordinandola direttamente da questo sito: è stupenda, veramente ben fatta. La migliore, non cerco altri libri sullo champagne, sarebbe futile!

    Detto questo, ho letto in un commento precedente che sarà a parma! Ne sono ben felice visto che vivo proprio lì, e sarò ancora più felice se riuscirò a partecipare (farò di tutto ma ovviamente dipende da qualche fattore visti i posti limitati che ci sono).

    In secondo luogo, tornando al post sul Cristal rosé volevo portare le mie attenzione sui rosa in generale: ho avuto la fortuna di assaggiare un DP rosé, annata 2003, premetto che non sono un gran amante dei rosé, ma tra i vari assaggi lo preferisco. Mi manca alla mia lista il rosa Cristal, spero di poterlo assaggiare assieme a lei, casomai a Parma, così da poterlo paragonare al DP.

    Buona giornata e… continui così!

    Saluti

    • Buongiorno,
      nessun disturbo! Anzi, grazie dei complimenti…
      Sì, la tappa di Parma sarà probabilmente la prossima dopo Roma e spero di fissare la data a brevissimo.
      Per i rosé, come dicevo nell’articolo, Cristal e DP hanno a mio avviso un leggero vantaggio su tutti gli altri, collocandosi quindi al vertice assoluta, ma poi la preferenza tra l’uno o l’altro… diventa una questione di gusti. Fermo restando che entrambi andrebbero goduti dopo qualche anno, anche se capisco che… resistere non è facile!
      A presto

  4. spero che il 2015 veda la maggioranza di recensioni “umane”cioè bottiglie che siano papabili anche per chi non ha la fortuna di averle in omaggio o di comprarsele di tasca propria, insomma tanto champagne sotto i 50 euro

    • Buongiorno,
      capisco la sua osservazione e cercherò di fare più recensioni “umane”, sì.
      Le bottiglie top, però, sono un po’ come Ferrari, Lamborghini e simili nelle riviste di auto, giusto?
      Infine, voglio precisare che non si tratta di omaggi, avuti così. No, sono campioni da recensire (come le supercar in prova…) che le maison inviano solo alla luce di una reputazione costruita in oltre un decennio.

  5. vorrei delle delucidazioni a riguardo di alcune bottiglie di CHRISTAL Louis Roederer, in mio possesso, rispettivamente delle annate 1969-1970-1975-1979.
    In particolare vorrei conoscere il valore economico di ogn’una, e se ne ha ancora la possibilità di gustarle.
    La ringrazio in anticipo,
    Distinti saluti
    G. Castello

    • Il Cristal è uno dei più grandi champagne, pertanto invecchia in maniera magnifica. A patto che sia conservato in maniera ottimale e che si abbia un palato “educato” ad apprezzare gli champagne molto vecchi.
      Comunque, 1969 e 1970 sono annate eccezionali, molto buone le 1975 e 1979, ma dentro i vigneti Roederer si ha sempre una marcia in più…
      Il valore: 1969 e 1970 550-750 euro, 1975 480-600 euro, 1979 620-680 euro (con le annate più vecchie la forbice del valore è più ampia).
      Saluti

  6. Buonasera Lupetti,

    ho deciso di lasciare invecchiare ancora qualche mese l’Alexandra 2004, e di commettere un infanticidio, aprendo un monumentale Crsital rosé 2007.
    Al di là della gioventù ( non è mai un difetto di per sé , come suggeriva Massimo Sagna durante una degustazione ), ho trovato il vino godibilissimo e superiore alla mia ultima degustazione del Cristal rosé 2005.
    Attendiamo con fermento l’annata 2008 di Cristal, credo ormai prossima alla commercializzazione ..

    • L’annata 2007 è una delle più “buone” di questo grandissimo champagne, bianco o rosé che sia. Non casa, nell’ultima edizione della guida Grandi Champagne ha spuntato punteggi elevatissimi…
      Per il 2008, però, bisogna aspettare un po’, perché… uscirà prima il 2009!
      (probabilmente a fine anno)

  7. Buongiorno signor Lupetti, mi sono imbattuta per caso nel suo sito e l’ho trovato estremamente interessante ed esaustivo. Ho letto di una guida da lei scritta e vorrei cortesemente saperne di più, se è possibile acquistarla dove e come. Non sono per niente ferrata in materia, ma mi interessa molto. Mi piacerebbe poter seguire le sue indicazioni e riuscire prima o poi a degustare qualche bollicina “giusta” . Prediligo prodotti non troppo secchi, aromi fruttati . Credo che mi piacerebbe incominciare da un Rose, magari un po’ giovane. Se ha tempo per un consiglio le sarei grata… Ho trovato in cantina una bottiglia di cristal 1974, sarà’ bevibile? Ha una quotazione? Grazie in anticipo Daniela

    • Buongiorno a lei!
      Allora, andiamo con ordine…
      1) Guida: può acquistare Grandi Champagne nelle migliori librerie, su Amazon o… su questo stesso sito. Consideri che è uscita da poco con il nome di Top Champagne anche in versione elettronica per tablet e smartphone, sia iOS, sia Android.
      2) Se vuole avvicinarsi allo champagne iniziando dai rosati, beh, il primo step non può che essere il Rosé di Veuve Clicquot! A quel punto può muoversi verso non millesimati più complessi come Bollinger e Perrier Jouët, quindi, a seguire, passare ai millesimati. Mi faccia sapere.
      3) La 1974 non è stata un’annata facile, ma è proprio in queste annate che, spesso, il Cristal si esalta. Nel suo caso dipende dallo stato di conservazione della bottiglie. Se ben conservata, e quindi non solo bevibile ma eccellente, può valere tra i 500 e i 600 euro.

  8. Buongiorno Sig. Lupetti,
    innanzitutto grazie come sempre per gli immensi consigli che ci da!
    Secondo lei, da bere oggi, è meglio Cristal rose 2006 o 2007?
    Grazie ancora e a presto

    • Credo il 2006. In generale è un’annata che sta perdendo un po’ brio (anche se il Cristal fa storia a sé…) e, al contrario, la 2007 è più acida.
      Mi faccia sapere

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