Bruno Paillard: ecco i millesimati 2004
(I PARTE)
Dopo gli eccellenti 2002, che tanto ci sono piaciuti nel corso delle degustazioni della guida Grandi Champagne 2014-15, Bruno Paillard introduce le nuove annate. Il 2003 non è stato ritenuto idoneo da monsieur Bruno alla realizzazione dei vintage, pertanto si tratta di champagne frutto della vendemmia 2004. Ricordo che, per tradizione, Bruno Paillard produce due Millésime classici (NPU e Le Mesnil sono un’altra storia…), quindi un Blanc de blancs, che sottolinea la non comune abilità della maison di Reims con lo Chardonnay (oltre al Millésime, ci sono anche il Blanc de blancs Réserve Privée e il summenzionato Le Mesnil), e un classico assemblaggio, battezzato proprio Assemblage.
Questi due champagne sono stati presentati in anteprima alla stampa nazionale il 19 novembre 2013 nel corso di un bellissimo evento tenutosi al Trussardi alla Scala di Milano. Bruno Paillard, presente all’evento, non ha semplicemente introdotto questi due nuovi millesimati, ma ha anche raccontato una parte importante della sua storia, facendo degustare le tre annate precedenti (2002, 1999 e 1996) sia di Blanc de blancs, sia di Assemblage, prima di scoprire i 2004. Pertanto, se vogliamo essere precisi, non si tratta di una novità assoluta, o meglio, sono stato io a non parlarne prima. Perché? Semplicemente perché in quel momento i due 2004 non mi avevano completamente convinto, anche se ne intuivo le ottime potenzialità. Così, anziché parlarne subito ma non troppo bene (facendo così un pessimo servizio alla maison e ai voi appassionati…), già al termine dell’evento ho chiesto a Luca Cuzziol, l’importatore italiano, di poterli riassaggiare con calma e a distanza di qualche mese. Luca, sempre gentilissimo e non meno disponibile a soddisfare le mie esigenze, ha prontamente acconsentito e così, una quindicina di giorni fa, ecco arrivare le bottiglie. Un breve periodo di riposo nella mia cantina ed eccoci pronti per la degustazione, tenutasi come di consueto presso l’Enoteca al Parlamento insieme agli amici Daniele Tagliaferri, Federico Angelini e Alessandro Scorsone, quest’ultimo presente anche lui a suo tempo alla presentazione milanese.
Ricordo che per Bruno Paillard il Millésime è una fotografia dell’annata, ovvero l’interpretazione di questa secondo monsieur Bruno, per questo motivo l’assemblaggio è sempre diverso (anche nel caso del Blanc de blancs possono cambiare i Cru e le parcelle). Alla fermentazione viene avviata la sola cuvée e questa avviene per almeno il 20% in barrique usate, acquistate a Bordeaux; dopo l’assemblaggio, la maturazione sui lieviti si protrae per 8 anni. Come tutti gli champagne Paillard, poi, è sempre indicata la data del dégorgement (e lo champagne riposa almeno sei mesi dopo questa operazione), mentre l’etichetta principale reca sempre l’opera di un artista, che ha il compito di illustrare l’annata così come l’ha vista Bruno Paillard. Per l’Assemblage 2004 è stato scelto il cinese Jiang Hong, che ha lavorato sul tema “Sogni d’infanzia…”. Pittore e illustratore, si è formato all’Accademia di Pechino, ma vive e lavora a Parigi dal 1987. La sue opere sono esposte sia in Francia che all’estero. Per questa illustrazione ha usato la tradizionale tecnica dell’inchiostro di china su carta di riso e il risultato sono sontuose tinte sottili dalla grande raffinatezza, un vero invito al viaggio o al sogno.
Blanc de blancs 2004
100% Chardonnay; dosage 5 g/l
dég. apr. 2013 – È sempre un bel naso quello di questa etichetta di Bruno Paillard, stavolta, però, più che sulle grassezze, è giocato su legnetti orientali e, soprattutto, un agrumato dolce che ricorda il mandarino. Tutto questo, però, il vino lo esprime in maniera intrigante, coinvolgente, simpaticissima… La bocca appare subito fresca e levigata, rotonda, gustosa per via di un vero e proprio trionfo di agrumi che si spingono fino alla frutta tropicale (ananas). Finale minerale su continui e fini ritorni agrumati. Questo 2004 sembra andare un po’ fuori dal solco dell’etichetta perché è sia meno grasso, sia meno acido, però quello che si è perso su questi due fronti è stato poi guadagnato in piacevolezza, tanto che è veramente difficile non finire rapidamente la bottiglia. E, alla fin fine, questo essere trasversale paga…
Voto: 89/100
Nella prossima puntata vedremo l’Assemblage 2004, ma analizzeremo anche l’andamento dell’annata secondo Bruno Paillard nonché le mie personali considerazioni finali alla luce delle due degustazioni.
Cuzziol – tel. 0438/4564 – www.cuzziol.it