Henriot Cuvée des Enchanteleurs: proprio un grande champagne!
I PARTE
Henriot è fortemente legata allo Chardonnay, al punto che ogni assemblaggio vede inderogabilmente il 50-60% di questa varietà. È sullo Chardonnay, infatti, che Henriot ha costruito il proprio stile, fatto di un’impostazione vinosa e cremosa, con note floreali e minerali, il tutto in un contesto improntato all’eleganza. Che poi è chiaramente percepibile nei tre sans année, il Brut Souverain, lo straordinario Brut Rosé (a ogni degustazione della guida Grandi Champagne continua a stupirci, anzi a lasciarci a bocca aperta…) e, naturalmente, il Blanc de blancs (ex Blanc Souverain Pur Chardonnay). Però la vera perla di Henriot è la Cuvée des Enchanteleurs, uno champagne eccezionale, uno di quelli che hanno contribuito a costruire la fama non solo di questa piccola maison, ma anche dei grandi champagne, nel quale lo Chardonnay è – naturalmente – sempre leggermente superiore al Pinot Noir nell’assemblaggio…
Gli enchanteleurs erano i cantinieri responsabili delle botti, per questo sapevano sempre quali fossero quelle dove stavano maturando i vini migliori.
Così, molto astutamente, Paul Henriot, nonno del grande e potente Joseph (attuale presidente), un giorno chiese loro se avrebbero avuto piacere a sviluppare un proprio assemblaggio, sicuro che avrebbero scelto i vini migliori: era nata la cuvée de prestige della maison. A onor del vero, lo champagne prenderà questo nome solo con la vendemmia 1985, perché prima si chiamava Baron Philippe (in onore di Rotschild) e prima ancora Baccarat. Nella verticale che racconto a seguire, figurano anche annate come la 1983 e la 1982 con il nome Enchanteleurs in etichetta, ma, tecnicamente, dovremmo parlare di Cuvée Baron Philippe. In realtà, lo champagne è sempre lo stesso dalla sua nascita agli inizi del XX secolo, ma ha vissuto diversi cambi di etichetta fino al suddetto 1985, quando Joseph Henriot decise di rendere omaggio proprio a quei cantinieri che avevano permesso a suo nonno di dare vita a questa grande cuvée. Da evidenziare anche che gli assemblaggi delle due annate più vecchie in degustazione sono firmati dal mitico e compianto Daniel Thibault, all’epoca chef de cave di Henriot. A proposito di chef de cave, dal 2001 è Laurent Fresnet, valente enologo con diverse esperienze prima nel vino del Nuovo Mondo, quindi in diversi contesti champenois.
Oggi la Cuvée des Enchanteleurs è prodotta con le stesse cure di allora, selezionando le uve Grand Cru dai villaggi della Montagne de Reims di Mailly, Verzy e Verzenay per il Pinot Noir e da quelli della Côte des Blancs di Avize, Choully e Le-Mesnil per lo Chardonnay, con lunghissima maturazione (almeno 12 anni!) sui lieviti. L’annata in questo momento sul mercato è tuttora la 1998, in attesa della 2002, ma non prima della fine del 2014. Pertanto, dopo averla recensita nella prima edizione della guida Grandi Champagne, la troveremo anche nella seconda, dove, a distanza di due anni, ha mostrato quel confortante progresso che l’ha resa avvolgente, più espressiva, molto affascinante. In questa sede, però, desidero andare indietro nel tempo, in una sontuosa verticale che “certifica” lo spessore di questo grande champagne!
Cuvée des Enchanteleurs
1996
55% Chardonnay, 45% Pinot Noir
Naso ricco ed elegante, cristallino, molto minerale. Bella vena dolce di miele, oltre a un frutto rotondo e coinvolgente. Espressione pulita, fresca, invitante. Bocca concentrata ma snella, soprattutto ben bilanciata nonostante la vigorosa acidità, per questo risulta finanche rotonda e levigata, oltre che piena di fresca energia. Vino intenso più che potente, con uno slancio fruttato che rende il finale piacevolmente appagante. Ha grandi potenzialità ancora da esprimere, ma è notevole già adesso.
Voto: 95/100
1995
56% Chardonnay, 44% Pinot Noir
Colore più dorato e naso evidentemente più maturo, dolce di frutto e denso, ma ancora molto elegante. Palato di confortante pienezza, morbido nell’abbondanza di materia e dolce di miele. L’assaggio, pertanto, è particolarmente cremoso ma pure teso, profondo, appena un filo scomposto sull’acidità. Sviluppo fruttato che segna pure il finale, di notevole lunghezza.
Voto: 93/100
1990
57% Chardonnay, 43% Pinot Noir
Naso intrigante e complesso tra spezie, note di frutta esotica, torrefazione e raffinate dolcezze. Certamente si avverte una piacevole maturità, ma soprattutto una sensazione di sinuosa pienezza. Bocca di perfetta e compiuta corrispondenza, succosa e saporita, densa e dinamica nell’assaggio, con ritorni di frutta e caffè su una sorprendente freschezza. Finale pieno e corroborante di dolcezze fruttate. Prossimo all’eccellenza.
Voto: 94/100
Nella prossima puntata continueremo la verticale passando al decennio precedente, pertanto partiremo dallo straordinario millesimo 1989 per arrivare fino al 1982…
Barbara Rinaldi – tel. 051/553259
salve vorrei sapere se possibile ol valore di una bottiglia di champagne baron philippe de rothschild herniot del 1982 grazie
Come le dicevo, il valore di mercato come vino in sé non è altissimo (sui 250 euro), ma nel campo del collezionismo potrebbe valere molto di più perché piuttosto rara…
Ho una bottiglia da 750 di Henriot champagne Cuvee baccarat del 1985..saprebbe stimarmela grazie.
Buongiorno,
è sicuro dell’annata? Glielo chiedo perché l’ultima Baccarat è stata la 1983 e dall’annata 1985 lo champagne è stato ribattezzato Cuvée des Enchanteleurs…
A ogni modo, e purtroppo, il valore di mercato non è altissimo, sui 200 euro. Molto più alto quello affettivo…
La ringrazio per la celere risposta,
Si ho appurato, a meno che si tratti di un imbottigliamento per esaurire bottiglie rimanenti o etichette, poi mandate sul mercato italiano, mi pare di aver letto qualcosa in merito,le confermo l’annata di ottimo champagne, se mi procura una mail e la interessa le carico una foto. .magari mi illudo di avere un pezzo unico. Saluti
le ho inviato alcune foto utilizzando la mail dai contatti ed ho trovato una bottiglia di Cuvée des Enchanteleurs del 1985 in rete con etichetta identica al baccarat in mio possesso , aspetto sue notizie,
Saluti Carlo
Ho una bottiglia di Henriot champagne Cuvee baccarat del 1985..perfetta e immacolata con il suo astuccio originale più cartone marchiato potrebbe stimarmela grazie.
La progenitrice della Cuvée des Enchanteleurs, tra l’altro di un’eccellente annata e… in perfette condizioni. Così, anche se non si tratta di un ‘pezzo’ molto ricercato, ha comunque la sua rarità e il suo valore: 250-300 euro.
salve vorrei sapere se possibile il valore di una bottiglia di champagne baccarat del 1979. grazie.
L’antenata della Cuvée des Enchanteleurs di Henriot del 1979 vale sui 300 euro se ben conservata.
Caro Alberto ,
le scrivo per un consiglio , è il compleanno di mio figlio Edoardo,
appassionatissimo di champagne e suo accolito,
l’unico libro che legge è la sua quida…
Anche grazie al suo lavoro ha la fortuna di averne assaggiati diversi , anche tra quelli molto quotati, ma so che sarebbe curioso di assaggiare qualche annata precedente al 2000, qualcosa
di non generalmente in commercio.
Senza spendere grandi cifre per bottiglie come P2 Dom Perignon o le cuvee Vintage di Krug , vorremmo scegliere una bottiglia che possa apprezzare .
Abbiamo trovato in un’enoteca della nostra zona una bottiglia di
Henriot Cuvée des Enchanteleurs 1998, cosa ne pensa ?
Oppure potrebbe darmi qualche indicazione ?….
Forse è una richiesta strana , ma un suo parere sarebbe davvero molto apprezzato
Grazie comunque per l’attenzione
Auguri per tutto
Lidia
Oddio, che responsabilità…
La Cuvée des Enchanteurs 1998 è un’eccellente champagne, quindi ottima scelta! Ma a prezzi molto interessanti potrebbe anche provare con Lanson (sia il classico millesimo Gold Label 1999, sia la Noble Cuvée 1998). Mi faccia sapere
Buonasera ho una bottiglia di Henriot 1982, volevo una valutazione di massima
Grazie
Buonasera ho una bottiglia di Henriot Cuvée Baccarat del 1983, volevo una valutazione di massima
Grazie
Mi scusi, ma ha 1982 o 1983?
Buona Pasqua