Un grande champagne di una grande annata: Lanson Noble Cuvée 1988
Roma, i primi giorni di marzo scorso. Arriva a Roma Olivier de la Giraudière, export manager di Lanson, autentico signore d’altri tempi, caro amico. Mi invita a cena e optiamo per il ristorante dell’Enoteca al Parlamento, in via dei Prefetti a Roma, realtà di un altro caro amico, nonché membro attivo del panel di degustazione della guida Grandi Champagne, Daniele Tagliaferri. Olivier vuole provare un vino italiano e Daniele lo consiglia per un Brunello di Montalcino Montosoli 1995 di Altesino. Poi Daniele si siede con noi e, con un autentico coup de theatre, omaggia Olivier di una bottiglia di champagne Lanson Noble Cuvée 1988, che ci accompagnerà a tavola prima del Brunello.
Non so, tra enoteche e ristoranti stellati, quanti possano competere con la cantina dell’Enoteca al Parlamento, che conta bottiglie di vini, champagne e distillati d’eccezione, alcune risalenti a inizi ‘800 e altre talmente rare da essere state richieste – invano – dagli stessi produttori. Un paio di esempi? Lo champagne Cuvée Columbus 1992 in magnum di Billecart-Salmon e il Brunello di Montalcino Biondi-Santi 1891. E, soprattutto, tante perle come questo Lanson…
La Noble Cuvée fu creata da Jean-Paul Gandon, figura chiave in Lanson. Originario della Borgogna, è arrivato nella antica maison di Reims nel 1972 come responsabile dei vigneti, per iniziare poi man mano un’ascesa fatta unicamente di bravura che lo porterà a diventare chef de cave nel 1982, carica che ricopre ancora oggi. Con la vendemmia 1979 mette a punto il nuovo champagne di punta, unendo il Pinot Noir di Verzenay allo Chardonnay di Avize e Oger. Pertanto, si tratta di un 100% Grand Cru, ma soprattutto di uno champagne inusuale per Lanson: solitamente legata al Pinot Noir, stavolta la maison si trova rappresentata da una cuvée de prestige a maggioranza di Chardonnay. Anzi, nel 1983 Gandon rilancia addirittura e propone perfino la versione Blanc de blancs della Noble Cuvée, ma questa è un’altra storia…
Ritengo la Noble Cuvée, in entrambe le declinazioni, uno champagne eccezionale, ingiustamente poco conosciuto. Ha fascino, eleganza e una vitalità che si arrotonda solo con gli anni (d’altronde, i vini base non svolgono la malolattica), per questo è anche un grande champagne da invecchiamento. Come dimostra anche questa vendemmia 1988, per un connubio che vede l’eccezionalità dell’annata esaltare l’eccezionalità dell’etichetta.
Noble Cuvée 1988
30% Pinot Noir, 70% Chardonnay
Naso complesso, profondo, elegante e, soprattutto, freschissimo. È certamente giocato su note terziarie di frutta secca, cera d’api, miele, quindi un gran bel frutto tropicale maturo, ma pure spunti pepati. La bocca è certamente e indiscutibilmente da ‘88, quindi è freschissima perché sostenuta, vivacizzata da una grande acidità che è non solo perfettamente integrata, ma dona anche allungo e dinamismo fino al finale sapido con spunti fruttati affatto maturi. Alla fine è uno champagne di grandiosa corrispondenza naso-bocca, valorizzato da una bollicina perfetta e assolutamente rappresentativo dell’annata. Insomma, un grande.
Voto: 95/100
Infine, in questo breve video lo stesso Jean-Paul Gandon ci racconta lo stile di Lanson.
Duca di Salaparuta – tel. 091/945201 – www.duca.it