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Degustazioni

Buone nuove da Besserat

“Il nostro compito è quello di perpetuare lo stile della Maison. Ogni cambiamento deve essere realizzato attraverso interventi misurati e nel pieno rispetto della continuità”. Così Cédric Thiébault,...
di Vania Valentini

Il nostro compito è quello di perpetuare lo stile della Maison. Ogni cambiamento deve essere realizzato attraverso interventi misurati e nel pieno rispetto della continuità”. Così Cédric Thiébault, chef de cave di Besserat de Bellefon, a incarnare perfettamente la concezione di ‘tempo’ in Champagne: custode silenzioso di una tradizione storica e preziosa, il tempo diviene raffinato artefice di trasformazioni impercettibili. Tempo concepito non come un semplice fluire, ma come una trama impalpabile capace di fondere, e intrecciare, passato e futuro, tra tradizione e visione contemporanea, custodendo l’essenza e lo stile distintivo di una maison e abbracciandone, in modo impercettibile nell’immediato, nuove sfumature.

L’autrice dell’articolo insieme a Julien Martin e Cédric Thiébault.

Lo scorso Novembre, in anteprima nazionale presso il Castello di Bossi, a Castelnuovo Berardenga, Cédric Thiébault insieme a Julien Martin, direttore export di Besserat de Bellefon, hanno presentato due inediti champagne millesimati della linea Cuvée des Moines, champagne iconico della Maison, caratterizzato da un’eleganza rara e da un metodo di produzione distintivo. La presentazione segue l’anteprima fatta su Instagram da Alberto Lupetti lo scorso settembre, su invito della Presidente della Maison Nathalie Doucet, che gli ha anche mostrato la nuova sede, nella centralissima Rue Jean Chandon Moët a Epernay.

La Maison, oggi in seno al Groupe BCC, fu fondata ad Aÿ nel 1843 da Edmond Besserat, che si dedicò sin da subito alla creazione di cuvée personalizzate, puntando su qualità, eleganza e precisione sempre maggiori. A seguito dell’incontro con Yvonne Méric de Bellefon, appartenente alla nobiltà della Champagne, e del loro matrimonio nel 1920, nasce definitivamente Besserat de Bellefon. 

Nel 1930 il Direttore de La Samaritaine de Luxe di Parigi sfidò Victor Besserat, successore di Edmond, chiedendogli di creare uno champagne con una mousse delicata e raffinata, capace di accompagnare un intero pasto. Per rispondere a questa richiesta, Victor adottò la tecnica del crémant, quindi a pressione minore (4,5 atmosfere anziché le classiche 6), ottenendo così bollicine più fini e una sensazione di cremosità unica. Nacque così il Crémant des Moines e ancora oggi gli champagne di Besserat sono tirati a pressione minore. Successivamente, a seguito dell’abbandono del termine crémant nella regione, in favore della denominazione ‘demi mousse’, lo champagne è stato battezzato Cuvée des Moines (Cuvée dei Monaci), in omaggio ai monaci benedettini, pionieri della Méthode Champenoise.

Le inedite Cuvée des Moines Millésime 2012 e Cuvée des Moines Blanc de Blancs Millésime 2015 (primo Chardonnay in purezza millesimato della Maison) vanno a costituire la linea Prestige in seno all’ampia gamma Besserat, che spazia dal classico Bleu Brut alla Cuvée Anniversaire 180 Ans, per un totale di 16 champagne ripartiti su 7 linee. Per tutti, fermentazione in acciaio, malolattica mai svolta e pressione minore.

 

Cuvée des Moines

Blanc De Blancs Vintage 2015

100% Chardonnay

Uve da Avize, Chouilly, Cramant, Oiry, Le-Mesnil e Oger (quindi tutti e sei i Grand Cru della Côte ds Blancs), 8 anni sui lieviti, dosaggio 5,5 g/l, produzione: 6.000 bottiglie.

Un 2015 che porta in dote tutta l’energia e il calore dell’annata, un olfatto intessuto di fiori bianchi e frutti esotici, poi il melone bianco, la pesca anch’essa bianca, l’ananas, l’aloe, il thè verde… una vera e propria esplosione di gioiosità e raffinatezza, con eleganti note di tabacco in persistenza. Sorso cremoso e gustoso, estremamente salino, fresco, levigato, dalla trama cesellata, gessosa e con un finale che sfuma su note burrose e nocciolate. Denota un potenziale di evoluzione notevole per un blanc de blancs sorprendente tra i migliori 2015 mai assaggiati, che io ricordi, soprattutto perché lontano dal tratto solare dell’annata che mal concilia la finezza dello Chardonnay. 

Voto: 93(95)/100

 

Cuvée des Moines

Vintage 2012

30% Pinot Noir, 60% Chardonnay, 10% Meunier

Uve da Mailly, Ambonnay, Avize, Chouilly, Le-Mesnil, Grauves, Vertus e Boursault, 11 anni sui lieviti, dosaggio 5,5 g/l, produzione: 12.000 bottiglie.

Segnato da una sontuosa mineralità iodata si apre, con l’evoluzione, su suadenti note di fiori, agrumi, zenzero, nocciola e tabacco, ma anche sandalo, vetiver per poi sfumare su note affumicate nel finale. Un disegno aromatico cristallino, luminoso e compatto per una bocca che sorprende grazie al palato ampio e cremoso, dal ricamo dolcemente agrumato, nocciolato, e sempre succoso, freschissimo. Tridimensionale e preciso nella disposizione, spicca per eleganza e piacevolezza.

Voto: 92(94)/100

www.besseratdebellefon.com

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