Champagne Lanson: il 1985, il 1989, il ‘bio’ e… la Masterclass a Roma!
Tra le ultimissime degustazioni della guida Grandi Champagne 2018-19, ricordo ci fu Lanson. Era settembre e la tappa era d’obbligo per assaggiare in anteprima il nuovo nato, il Green Label. Ma lo chef de cave Hervé Dantanè particolarmente generoso oppure mi vuole veramente bene (o, forse, entrambe le cose…), perché ci fece riassaggiare tutta la gamma e, al termine, degna conclusione con due magnum di Lanson Vintage Collection, nella fattispecie 1979 e 1985. Vorrei raccontare proprio quest’ultimo, non prima di aver ricordato che questa esclusiva linea proviene dalla ricchissima ‘vinothèque’ della maison, con le bottiglie e magnum conservate sur pointe, quindi degorgiate (à la volée) e dosate (a 4 g/l) alla bisogna (sono champagne venduti su ordinazione).
Su questo stesso sito ho parlato più volte tanto della Lanson Vintage Collection, quanto dell’annata 1985, che ricordo essere stata una delle più fredde della storia della Champagne, dalla resa molto ridotta proprio per via delle gelate, ma di eccellente qualità, al punto che qualche chef de cavesi sbilancia ad affermare che sia stata la migliore della decade. Personalmente preferisco la 1988, ma devo dire che la 1985 la insidia da vicino, molto da vicino.
Nel caso del Lanson Gold Label 1985 (perché di questo si tratta, solo che poi è rimasto a lungo sui lieviti fino a diventare Collection), il gelo costrinse lo chef de cave a una selezione limitata nei villaggi, così le uve nere provengono solamente da Verzenay le nere, mentre le bianche da Cramant e Oger, quindi lo champagne, come da tradizione, è 100% Grand Cru.
LVC 1985
52% Pinot Noir, 48% Chardonnay
Che fascino! Il naso è denso ma freschissimo, teso ma profondo, ovvero verticale, complesso, articolato tra note iodate, di sottobosco fino al fungo, di frutta (soprattutto albicocca disidratata) e una mineralità diffusa che sembra quasi fare da trama a questo bellissimo champagne. Ma se il naso attrae, la bocca è a dir poco straordinaria: a dispetto dell’ingresso fresco e prorompente, è quasi materica, densa, vellutata, valorizzata da una bollicina puntiforme, magistrale nella fattura, e una energica distensione saporita, fino alla chiusura nettamente sapida, che lascia il palato asciutto, perfettamente pulito, ma gustoso. Champagne equilibratissimo, per certi versi spiazzante tanto è coinvolgente. Ad averne…
97/100
(ha collaborato alla scheda di degustazione Vania Valentini)
Bene, questa degustazione torna utile per introdurre la Masterclass Lanson che terremo a Roma il prossimo 11 giugno 2018. Sono passati neanche due anni dalla precedente, ma una grande novità e il costante incremento qualitativo degli champagne Lanson ci ha convinto a ripeterci, visto anche gli apprezzamenti ricevuti in occasione della prima. Sarà, infatti, l’occasione giusta per verificare il livello qualitativo raggiunto dal Black Label, il classico sans année, sul quale lo chef de cave Hervé Dantan sta effettuando un grandissimo lavoro, ma soprattutto sarà l’occasione per conoscere la summenzionata novità, il Green Label, il primo champagne ‘bio’ di Lanson: sarà una sorpresa, fidatevi. E, al termine, assaggeremo una vecchia annata… Un Lanson Vintage Collection, visto che ne ho appena parlato? No, meglio, se mi si passa il termine: Noble Cuvée 1989in magnum! Quindi la cuvée de prestigi della maison in un’annata eccezionale, calda ma oggi in forma a dir poco straordinaria, e nel formato migliore per uno champagne.
Ricapitolando, lunedi 11 giugno, presso il Casa Fluviale (nuova location adiacente a Porto Fluviale) a Roma, alle 20:30, per scoprire insieme l’affascinante storia di Lanson e, naturalmente, assaggiare i suoi champagne:
- Black Label
- Green Label
- Rosé Label
- Gold Label 2008
- Extra Age Blanc de Blancs
- Extra Age Brut
- Noble Cuvée 1989 in magnum
INFO e ISCRIZIONI MASTERCLASS LANSON
Gli champagne Lanson sono distribuiti in esclusiva da:
Duca di Salaparuta– tel. 091/945201 – www.duca.it
Buongiorno Alberto.
Le faccio una domanda rapida rapida.
L’ordine con cui ha selezionato i vini nella masterclass immagino che rispecchino un crescendo di importanza.
Se così fosse pensa che gli extra-age siano superiori al vintage (gold label)?
In effetti ho visto che in alcune enoteche gli extra age sono proposti ad una cifra maggiore del vintage.
Io comunque ho preferito acquistare il gold label 2008, scommetto che alla lunga, diciamo fra 5/10 anni sarà di gran lunga superiore agli altri.
Concorda?
Mille grazie.
Gabriele
Diciamo che l’ordine delle Masterclass deve tenere conto della crescita all’interno della gamma, ma con alcune cuvée posso entrare in ballo altri fattori che portino a un ordine di servizio, diciamo, fuori alle regole. Ma non era il caso di Lanson.
Infatti, l’XA Brut è teoricamente uno champagne più pregiato e sofisticato e nel listino Lanson è sopra il Gold, ma proprio il Gold 2008, vista l’annata, fa quasi storia a sé. Non a caso, quello che lo ha preceduto (2005) e quello che arriverà (2009, in anteprima su Grandi Champagne 2018-19) non riescono neanche lontanamente ad eguagliarlo. Quindi, per venire alla sua domanda, oggi XA e Gold 2008 sono confrontabili, anche se con personalità diverse, ma con il tempo il 2008 dirà prepotentemente la sua. Sì, 5/10 anni. Ad esempio, oggi i Lanson Vintage 1988 e 1996 (quindi gli attuali Gold) son a dir poco strepitosi.
Il tutto nell’attesa di un XA che avrà la 2008 in assemblaggio…
Alberto, per curiosità, oggi al Gold Label 2008 darebbe il punteggio di 93/100, dato nella guida del 2016/17, o lo rivedrebbe (eventualmente al rialzo)? Ne ho prese 4 bottiglie, ma vedo di resistere ancora qualche anno prima di assaggiarle… Del resto, come tutti i 2008, Veuve C. Vintage in cima!
Di Lanson, confesso che la linea Extra Age, assaggiata in più occasioni, non mi convince affatto; a differenza del Rosè base che, a 30 euro, trovo di un rapporto qualità/prezzo irresistibile…
L’ho riassaggiato diverse volte, eccellente, ha fatto bene a prenderlo. Migliorerà tanto con il tempo, ma è solo all’inizio del suo cammino. Ciò nonostante ha il vantaggio di essere già appagante. Per parlare di punteggi, sì, è almeno a 94/100 e potrà insidiare il suo amato VCP…
Capitolo Extra Age. È uno champagne molto, forse anche troppo particolare all’interno della gamma Lanson, come ho detto in guida. Più celebrale e meno Lanson degli altri. Piace o non piace. E ci sta. Anche perché, a quanto mi sembra di capire, le sue preferenze vanno verso lo stile Lanson puro, ‘originale’ (Rosé, Gold).
E sul Rosé Label ha perfettamente ragione: rapporto q/p difficilmente, mooooolto difficilmente battibile…