Champagne Salon e… la ‘regola’ del sette!
Lo scorso anno, un po’ a sorpresa, Salon ha rimesso sul mercato alcune bottiglie di 1997 grazie a una splendida idea del suo presidente Didier Depond: solo 2.017 (guarda caso…) bottiglie rimaste sui lieviti ben 19 anni. Salon non aveva mai fatto operazioni di dégorgement tardif, ma personalmente trovo che una maturazione sui lieviti molto più lunga abbia giovato tanto, tantissimo a Salon, perché è stato uno dei più buoni che abbia mai assaggiato. L’ho raccontato nell’allegato che era esclusiva della guida Grandi Champagne 2018-19 Limited Edition, di cui alcune copie (molto poche, purtroppo…) saranno rimesse in vendita a breve.
Spero che il buon Didier ci regali prossimamente altre riedizioni simili, senza contare il fatto che, avendo visto in cantina ancora alcune migliaia di bottiglie di Salon 1997, non è escluso che saranno nuovamente proposte altre bottiglie di questo champagne dopo le 2.017 di cui sopra. A proposito della 1997, in Champagne è stata un’annata particolare. Particolare in quanto ci hanno creduto in pochi, quando, invece, è stata un’ottima annata (★★★★) che qualcuno ha giustamente definito l’ultima di un terzetto straordinario (1995, 1996 e, appunto, 1997). L’inizio del ciclo vegetativo si è svolto all’insegna del freddo e delle grandinate e, a seguire, e la maturazione irregolare ha causato ulteriori problemi. Dopo un giugno umido, l’estate è stata asciutta fino alla fine di agosto, quando sono tornate forti piogge, però il bel tempo di settembre ha non solo ‘salvato’ l’annata dal disastro, ma l’ha fatta concludere molto positivamente, con vini di ottima maturità, elevata acidità e pure un bel carattere. Purtroppo, la 1997 è arrivata dopo due mostri del calibro di 1995 e 1996, così molti l’hanno sottovalutata, complice anche la sensazione di eccessiva evoluzione dei vins claris al momento dell’assaggio… Invece, chi ha capito che l’annata avrebbe rappresentato un grande classico di Champagne e ha avuto il coraggio di millesimare, oggi ci ha regalato splendidi champagne d’annata. Come dimostra Salon, addirittura con una doppia uscita!
Tutto questo discorso per fare poi un salto di esattamente 10 anni e arrivare all’anteprima del nuovo Salon, il 2007! Un’altra annata con il ‘7’, già, e che per certi versi è stata simile proprio alla 1997, a cominciare dall’andamento irregolare, se non addirittura bizzarro, ma alla fine sorprendente, soprattutto con gli Chardonnay e con chi ha avuto l’intuito di aspettare qualche giorno in più per vendemmiare. E il parallelo con la 1997 non è finito, perché alcol e acidità sono stati molto simili (oltre 9,3° e 8,5 g/l rispettivamente) ma… in pochi ci hanno creduto! Per questo motivo parlo di “regola del 7”, in senso positivo, ovviamente.
Il Salon 2007 è il quarto della decade (dopo 2002, 2004 e 2006), è stato prodotto in circa 60.000 bottiglie e vi anticipo che sarà seguito dal 2008, tirato però esclusivamente in magnum. Dopo sarà necessario aspettare il 2012 per avere il successivo… Quindi, ce lo godremo per un po’ questo Salon 2007, che è stato degorgiato alla fine dello scorso anno, quindi ha passato nove anni sui lieviti, ed è stato poi dosato a 6 g/l.
Salon 2007
100% Chardonnay
Difficili i Salon giovani, molto, ma la curiosità è tanta, anche perché quest’annata si sta rivelando sempre più sorprendente. Il naso è elegantissimo, principalmente giocato su note agrumate, tostate e minerali, sempre in un contesto di grande finezza. Però questo naso sa essere anche fitto, denso, profondo, con una grassezza legata alla nocciola, spunti di olii essenziali, piccantezza di zenzero, note di pesca bianca, di bergamotto e, naturalmente, la mineralità, che si fa sempre più crayeux. Insomma, un gran bel Salon, complesso e rigoroso. La bocca? Una fucilata vera e propria! Tesa, dritta, verticale, letteralmente a volare sulle ali di un’acidità agrumata e con una gustativa via via più asciutta per la componente di carie sempre più intensa e ‘salata’. E che lunghezza, che persistenza, che finezza, che bella bollicina! Sorpassa agevolmente il 2006, ma, meglio, si propone come il miglior Salon della decade – finora, ovviamente… – per il suo essere austero e mineral/salino e, quindi, un grande classico dell’etichetta.
Voto: 98/100
(ha collaborato alla scheda di degustazione Vania Valentini)
Gli champagne Delamotte sono distribuiti in esclusiva da:
Ceretto-Terroirs– tel. 0173/282582 – www.ceretto.com
Suggerimenti a tema:
12 risposte a “Champagne Salon e… la ‘regola’ del sette!”
Lascia un commento
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Ciao Alberto, ho una bottiglia di Salon 2004 presa a ottobre scorso, sarà ora di berlo o aspettare ancora ? Il dégorgement a quando potrebbe risalire? 2014-2015?
Il 2004 fu degorgiato nel 2014 e poi lanciato nel 2015. Considerando l’annata, può essere godibile anche ora, fermo restando che Salon è uno champagne da grande invecchiamento…
Grazie della risposta alberto, avrei un ultima domanda, leggendo di salon nelle tue recessioni qui sul sito e nella guida sembra che non sia mai “pronto” o sbaglio? Leggendo l articolo dell orizzontale 90 e poi 96 e 88 con altri grandi mostri sacri come Dom Pérignon , krug millesimato, cristal bollinger e altre eccellenti cuvée de prestige, Salon mi sbaglio o non riesce mai a salire sul gradino più alto? Forse troppo elitario sia come prezzo e anche come tipologia considerandolo Blanc de Blanc rispetto agli altri figli di un assemblaggio?
Domanda legittima. Salon è un vino da lungo invecchiamento, quindi nelle orizzontali citate avrebbe dovuto svettare, invece… No, non è una questione di essere elitario o costare troppo, questi parametri non c’entrano in degustazioni di questo tipo, è che… in batteria con Krug e DP diventa uno scontro tra Titani! Salon è uno champagne eccezionale (mi sembra che in queste degustazioni abbia rimediato 98/100, un punteggio stratosferico…), ma Krug e DP spesso e volentieri sono imbattibili. Tutto qua… Assemblaggio? Savoir-faire?
Cordiale sig Lupetti io ho sempre avuto domanda, ma le vostre valutazioni sono sempre fatte ad etichetta scoperta o a volte fate delle degustazioni alla cieca ?
Non è questo il caso ma quando fate una comparativa con più maison sarebbe interessante fare una comparativa in doppio cieco
Non credo affatto nelle degustazioni alla cieca. In guida si assaggia per maison, una alla volta. E le spiego anche perché: una volta, in una degustazione alla cieca, bocciamo uno champagne in quanto ci sembrava troppo leggero. Successivamente, parlano con lo chef de cave, mi disse che il loro stile era legato alla leggerezza. Le pare, dunque, di bocciare un vino per una spetto che in realtà è il suo obiettivo?
Poi, per carità, sta alla professionalità e all’intelligenza di ciascuno non farsi influenzare dall’etichetta e, mi creda, è possibile riuscirci.
Saluti
Buongiorno Alberto
Che ne pensa dell’annata 1999?
Può essere il momento giusto per berlo o è meglio aspettare ancora?
È stata una buona annata?
La ringrazio per tutto e le auguro un buon proseguimento.
Annata strana. Molto calda e inizialmente questo si avvertiva, ma ora sta migliorando sensibilmente. Consideri che le annate calde del passato oggi sono notevoli.
Però non esiste una regola per quando stappare un millesimo, dipende tanto dai propri gusti personali…
Non mi ha detto, però, di quale champagne si tratta… Salon?
Si esatto; Salon 1999
Le annate calde come la 1999 possono andare molto lontano, regalando bellissime soddisfazioni. Ma il quando aprire una bottiglie è una scelta personale che dipende dal momento (potrei voler aprire in un’occasione particolare) e dai propri gusti (c’è chi predilige lo champagne più fresco, chi gusti più evoluti).
Considerando l’annata e il fatto che Salon non svolge la malolattica, si può anche andare avanti con l’invecchiamento (ammesso che le condizioni della cantina siano corrette per questo), ma… dedica lei!
Poi mi farà sapere…
Buongiorno Alberto,
leggo sempre con grande interesse i suoi articoli poichè sono una fucina di informazioni introvabile su un determinato champagne. Riguardo al Salon 2007 della recensione, lo sto valutando nella rosa degli champagne “speciali” che vorrei sbocciare per il mio matrimonio nell’estate 2022. Ritiene possa essere lo champagne giusto oppure sarà ancora troppo “indietro” ? Per inciso, in alternativa ho Dom 2008 e Cristal 2008….
Ahia… Innanzitutto preferisce gli champagne molto freschi o più evoluti? Comunque, il più godibile dei tre nella prossima estate ritengo sia sempre il Cristal 2008…
Auguri!