Last minute: cinque champagne per l’ultimo dell’anno da comprare sotto casa
Poche ora all’arrivo dell’anno nuovo. Senza dubbio ci si è organizzati per tempo tra pietanze e vini, ma può sempre capitare l’emergenza dell’ultimo minuto… Un invito inatteso, la mancanza dell’irrinunciabile bottiglia per mezzanotte e tra poche ore tutti i negozi chiudono. Che fare? E, soprattutto, come fare? Bene, ecco il consiglio per cinque bottiglie di champagne da trovare facilmente sotto casa (dall’enoteca a negozi anche meno specializzati) e che permettono di celebrare nel migliore die modi l’anno nuovo. Bottiglie di larga o quantomeno buona diffusione, dal prezzo molto abbordabile e tali da abbracciare i gusti e le esigenze di tutti.
Mumm
Cordon Rouge
Uno degli champagne ‘universali’ e in assoluto più popolari. Dello champagne Cordon Rouge ne ho parlato e riparlato, ma ancora soffre sciocchi pregiudizi. Lo ripeto per l’ennesima volta: potrà non piacere lo stile, ma oggi, grazie al lavoro svolto da Didier Mariotti, è tecnicamente ineccepibile. E, soprattutto, è classicamente e assolutamente champagne, quindi con un gusto che cristallizza l’immagine di questa bollicina d’eccezione nei confronti di tutti. (sui 30 euro)
Perrier-Jouët
Grand Brut
Forse uno dei sans année meno conosciuti, a torto. Infatti, l’immagine della maison è senza dubbio legata alla Belle Èpoque, mentre tra i non millesimati il nuovo Blanc de Blancs e il Blason Rosé vantano maggiore incisività. Ma se parliamo di facile reperibilità e gusto assolutamente trasversale, beh, il Grand Brut si prende la rivincita. Anche perché ha ragione un mio simpatico amico toscano quando dice “è la classica bottiglia che finisci senza accorgertene”. Appunto. (sui 40 euro)
Louis Roederer
Brut Premier
Oramai lo conoscete tutti… non il fratello minore del Cristal, ma il biglietto da visita di questa maison d’eccezione. E, per chi scrive, da anni stabilmente sul gradino più alto del podio dei classici brut sans année, nonostante le insidie di una concorrenza sempre più agguerrita. Una sicurezza in fatto di champagne, un esempio di come si possa raggiungere l’eccellenza anche con un ‘semplice’ non millesimato, un riferimento anche per gli appassionati più esigenti. Ricchezza ed eleganza, soprattutto in magnum: visto che è l’ultimo dell’anno, uno sforzo ci sta! (sui 45 euro, circa il doppio la magnum)
Bollinger
Special Cuvée
Un mito. Anzi, il simbolo di questo produttore ‘monumento dello champagne’, nonostante le sue affascinanti cuvée vintage. Per decenni questo non millesimato è stato un benchmark inossidabile, poi, con l’evoluzione vissuta della maison negli anni Duemila, ha tentennato un po’ salvo ritrovare tutto il suo smalto in questi ultimi 3-4 anni. Il risultato è uno champagne solido e confortante, con quello che potrebbe aver perso in complessità guadagnato in freschezza ed energia. Al punto che sa farsi godere anche da parte di un pubblico meno appassionato… (sui 50 euro)
Veuve Clicquot
Rosé
Se il celeberrimo Carte Jaune/Yellow Label (che sicuramente a Capodanno riscuoterà un gran successo…) è l’emblema tanto della maison di Reims quanto dello straordinario lavoro fatto da Dominique Demarville, la sua declinazione in rosa rappresenta invece un piccolo capolavoro. Un po’ di vino rosso (il 12%) aggiunto all’assemblaggio del Carte Jaune ed ecco un rosé da applauso per freschezza, articolazione, piacevolezza. Perché marca più gli agrumi che il frutto, più la mineralità che le dolcezze, per questo sa tanto aprire, quanto accompagnare il pasto. (sui 60 euro)
Insomma, le idee per brindare all’Anno Nuovo ci sono, in questo caso, lo ripeto, in un’ottica di massima semplicità di reperibilità, ma a fronte di una qualità mai banale, anzi. È una selezione di sole cinque etichette, quindi per qualcuno mancherà certamente qualcosa, per altri, invece, si tratterà di champagne di sole grandi maison (la facile reperibilità con i vigneron verrebbe ovviamente meno…), sì, ma… Ma basta con le chiacchiere e brindiamo al 2018, che speriamo sia un grande anno. A proposito, è un anno con l’8 e sappiamo che questo numero ha un non so che di magico in Champagne…
Da parte mia, dello staff di LeMieBollicine e degli amici del panel di degustazione di Grandi Champagne… Buon Anno a tutti!
Buongiorno Alberto chiedo cortesemente la valutazione di una Belle Epoque 2004 e che cosa ne pensa di questo champagne
grazie mille
Cordialmente
Ottimo champagne, molto raffinato, figlio di un’annata di eccezionale godibilità. Però non si può ancora parlare di una quotazione nettamente superiore al prezzo di mercato dell’annata in corso…
Buongiorno, eccellente Canard Duchene parcelle 181, l’ho visto alla catena di super ” bio c’ bon.”
Incuriosito, ne ho comprata una bt., rinfrancato dal Suo giudizio, (non speravo di trovarlo in guida!) altre 5, senza neanche assaggiarlo
Meritatissimo 90, anzi L-P brut 90 e 181 extra brut 91……naso all’inizio strano ma affascinante!
Il tutto poi in promozione, ad un prezzo che definire conveniente sarebbe riduttivo.
Bene!
Per le feste appena trascorse comprate e godute 3 bottiglie di Cordon Rouge in offerta a 20€ a bottiglia… value for money commovente.
In effetti a quel prezzo… Ma, la cosa più importante, è che le sia piaciuto il livello qualitativo raggiunto oggi da quello champagne!
Buonasera Alberto,
finalmente è arrivata la guida e devo dire che è fatta molto bene, quindi complimenti!
Trovo che, rispetto alla precedente che già apprezzavo, vi sia stato un bel salto qualitativo e, a questo punto, mi auguro vi sia anche nella prossima edizione…
So che molti Le hanno chiesto il motivo per cui non ha inserito un produttore piuttosto che un altro ed ho letto le risposte, che condivido.
Mi permetta, però, di formulare a mia volta una domanda.
Il produttore RM Jacky Charpentier lo conosce?
Trovo che, ormai da anni, produca degli champagne di tutto rispetto, con un notevole rapporto qualità/prezzo e una qualità costante nel tempo.
A mio modesto avviso e senza intenti provocatori, azzarderei che alcuni dei suoi champagne sono anche superiori ad alcuni di quelli recensiti in guida. Mi sento di poterlo affermare a fronte dei numerosi confronti effettuati in compagnia di alcuni amici appassionati di bollicine.
Mi permetto di segnalare, tra questi: il reserve brut (in formato magnum soprattutto), il piacevolissimo blanc de blancs brut ed il sorprendente rosé prestige brut.
Naturalmente la mia è solo un’opinione frutto anche di gusti personali, però ci terrei anche ad avere la Sua, posto che tali confronti sono sempre costruttivi ed interessanti.
La saluto cordialmente e Le auguro buon anno.
Grazie!
Urge un approfondimento in merito.
Chissà, prima di iniziare i lavori della prossima edizione (gennaio 2019) potremmo pure lanciare una sorta di sondaggio tra i lettori su produttori che vorrebbero vedere recensiti. Chissà…
Signor Alberto da quando ho scoperto il suo sito sono in full immersion bollicine, sono un appassionato non esperto, mi sono avvicinato da poco a questo mondo e vorrei soddisfare la mia sete di conoscenza e lei non può che essere il punto di riferimento a riguardo, sto cercando la sua guida per leggerla con passione.
La mia richiesta è inerente proprio a questo articolo, vorrei sapere se possibile come colloca i seguenti Champagne sans annee in ordine di classifica qualità/prezzo (tra il primo e l’ultimo c’è comunque una differenza di 15.00€ che in percentuale è sostanziale).
Lo chiedo perché sono tutti Champagne che si trovano nella grande distribuzione, riporto a fianco il prezzo degli ipermercati (Esselunga e altri) per continuare la mia esplorazione partendo dal “basso”.
C’è qualcuno di questi che sconsiglia vivamente e al contrario che si sente di preferire particolarmente?
Molti di questi li ho già assaggiati ma ovviamente per fare una classifica q/p mi rifaccio a lei:
Taittinger, Champagne brut reserve 39,90€
Laurent-Perrier, Champagne brut 37.80€
Veuve Clicquot, Champagne brut 31.49 €
Moët & Chandon, Champagne Impérial 29.00€
G.H. Mumm, Champagne Cordon Rouge brut 26.99€
Pommery, Champagne Royal brut 26.29€
Champagne AOC Cuvée Brut Piper-Heidsieck 25.90€
La saluto calorosamente.
Buon lavoro.
Vincenzo.