Cinque top champagne per chiudere l’anno alla grande!
Stiamo per salutare il 2017 e la fine dell’anno fa segnare senza dubbio il picco nel consumo dello champagne. L’appassionato avrà già selezionato per tempo le bottiglie da stappare, ma molti – la maggior parte – decidono spesso alla fine quale bottiglia sugellerà la fine dell’anno passato e l’inizio del nuovo. In questa piccola rassegna suggeriamo cinque champagne ‘di peso’, per rendere veramente indimenticabile questo momento di festa…
Diebolt-Vallois
Fleur de Passion 2007
Ultima visita da questo piccolo, bravissimo produttore di Cramant. Visita e degustazione ce la fa in persona Monsieur Jacques, gran signore e autentico personaggio. Di cuvée in cuvée arriviamo al vertice, al Fleur de Passion: assaggiamo un eccezionale 2007 (quello attualmente in vendita), poi uno strepitoso 2008 (il prossimo, lo trovate in Grandi Champagne 2018-19), un sorprendente 2010 (il futuro…). Facciamo i complimenti a Monsieur Jacques e lui ci confessa, un po’ rattristato, che stanno riducendo la produzione di questo champagne perché “la gente, soprattutto i giovani, non vuole top cuvée de vigneron, ma solo dei grandi nomi…”. Ci guardiamo stupiti e ci rattristiamo anche noi. Ecco, il prossimo Capodanno vorrei dedicarlo a lei, cher Jacques Diebolt! (sui 100 euro)
Dom Pérignon
Vintage 2009
L’ultima creatura di Richard Geoffroy che, come avvenuto per altri grandi champagne, si propone prima con l’annata 2009 e solo in seguito uscirà con la 2008. Ebbene, rocciosamente fedele ai canoni stilistici dell’etichetta, questo Vintage 2009 sembra proporsi come il migliore della decade (almeno finora…), in virtù di un’oggettiva densità della materia accompagnata da grande finezza, oltre a una spiccata freschezza che stupisce se si pensa all’annata calda. Un grande Dom Pérignon… naturalmente figlio di una grande annata… (sui 130 euro)
Krug
Grande Cuvée 164ème
Più che l’eccellente Vintage 2004, mi sento di consigliare quest’ultima Grande Cuvée, non tanto perché per la stessa maison sia lo champagne più importante, quanto perché potrebbe segnare un punto di svolta: dopo alcune ‘edizioni’ che sappiamo non aver convinto del tutto, lo champagne conferma finalmente l’inversione di tendenza percepita già con la 163ème. Insomma, il lavoro di Eric Lebel inizia a dare i propri frutti, nell’ottica di quell’evoluzione che… non deve rivoluzionare il mitico stile Krug. (sui 160 euro)
Louis Roederer
Cristal 2009
Nell’attesa dello stratosferico 2008 ed essendo troppo raro (e costoso) il Vinothèque, ci ‘accontentiamo’ del Cristal sul mercato da un paio d’anni, il 2009. Che oggi ha raggiunto la piena espressività, esaltando le caratteristiche di maturità di frutto e mineralità che sono alla base del DNA di questo grandissimo champagne. Vellutato e rotondo, ma anche teso ed energico, in altre parole irresistibilmente gustoso. La conferma di un mito che ancora – purtroppo – soffre di un’immagine troppo patinata… Meglio, invece, stappare e godere! (sui 180 euro)
Pol Roger
Vintage 2008
Non una cuvée de prestige, ma… il ‘semplice’ millesimato. Eccezionale però: l’unione tra una grandissima annata e lo stile della maison ha dato vita a uno champagne autorevole più che potente, travolgente più che semplicemente coinvolgente, senza dubbio elegante. Se già il Blanc de Blancs 2008 aveva fatto intuire quanto l’annata fosse nelle corde di Pol Roger, questo Vintage lo ha confermato, sottolineandolo. A ben pensarci, d’altronde, era proprio questa l’etichetta preferita di Winston Churchill… (sugli 80 euro)
Buonasera,
Io mi appresto a bere un Fleur de passion ma 2006.
Come lo vede rispetto al 2007?
Grazie
Il FdP ha un’identità molto forte, rispettando al contempo l’annata. Più teso il 2007, più pieno, grasso, il 2006… In tutti i casi è un eccellente champagne!
Buongiorno Alberto io opto per il Crsital ma 2002 ….che ne dice ??
Tra quelli della decade è il più bisognoso di cantina. Anche in un recentissimo assaggio di quello che sarà un giorno Vinothèque, ha dimostrato quanto abbia ancora necessità di tempo.
Poi, per carità, è già buono, anzi buonissimo, ma avendo la forza di aspettarlo…
Auguri!
E se invece di Cristal 2009 trovassi il 2007? È ancora considerato più pronto del 2009 oppure il 2009 ha superato 2007?
Detta tra noi? Anche meglio! Continuo a confessare allo stesso Lécaillon la mia preferenza del 2007 sul 2009…
Auguri
Buongiorno alberto!!! Intanto buon anno! Noi ci siamo organizzati con
Clos lanson 06
Grand anne bollinger 2002
Come cominciamo???
Beh, direi alla grande…
Buon Anno!
Buongiorno e tantissimi Auguri per un felice e proficuo 2018. Cosa mi consiglia in abbinamento ad un pregiato caviale in arrivo dalla Russia?
Continuo a essere convinto che, salvo rare eccezioni, il miglior complemento del caviale sia la Vodka…
Se proprio vuole lo champagne, comunque, eviti quelli molto minerali.
Auguroni!
Buongiorno, Vazart Coquart Special Club BdB 2009 se l’è cavata egregiamente! Rinnovo gli auguri
Buono a sapersi!
Auguri a lei
Salve Alberto,
oggi mi sono soffermato a rileggere questo suo articolo riguardante il Fleur de Passion 2007.
In generale il Fleur lo trovo straordinario, e a mio parere forse uno dei più buoni Bdb che si producono in champagne, sicuramente si gioca la vetta della classifica.
Trovo che rispetti molto l’annata, e questo secondo me è anche una caratteristica molto interessante e di unicità.
Secondo lei, questo 2007 si potrebbe avvicinare alla 2008 dei magici 97 punti?
Ad oggi, quali sono le annate che trova più pronte da bere ora?
E come ultima, tra quanto potrei cominciare a stappare qualche bottiglia di 2008?
Ho acquistato da poco varie bottiglie di 2008, ma sto pensando di acquistare anche qualche altra annata prima che spariscano dal mercato. Sono più propenso sulla 2007, ma potrei reperire anche 2010, 2006, 2004 e 2002, ehm scelta non facile.
Grazie mille e come al solito tanti complimenti per la guida, straordinaria!
Un grande Saluto
Assolutamente d’accordo: il Fleur de Passion è uno dei migliori blanc de blancs in assoluto! Peccato i Diebolt da qualche anno abbiano iniziato a tirarne meno in quanto non apprezzato (!) dai più.
Comunque, è uno champagne che invecchia benissimo, anche perché non svolge la malolattica.
Venendo alle annate, per lo stesso Jacques Diebolt, la 2008 è la migliore mai fatta insieme alla 1996. Quindi la 2007, peraltro eccellente (sa che per me la 2007 è stata ‘l’annata dimenticata’), non può avvicinare la 2008, no. Però è forse l’annata che sceglierei tra quelle elencate, sebbene la 2010 abbia già una bevibilità straordinaria e la 2004 una finezza coinvolgente.
Grazie di averci ricordato questo eccellente champagne!
E grazie dei complimenti…