Champagne Corbon: arriva – finalmente – il 1996!
In tutti gli articoli che ho scritto su Corbon, compresa la pagina introduttiva nella guida relativa a questo interessantissimo produttore di Avize, ho sempre detto che il 1996 non è ancora uscito perché prima Claude e poi sua figlia Agnès non lo ritenevano pronto. Nel frattempo, per quanto riguarda i vari champagne millesimati, non sono solo stati oramai lanciati da tempo tutti quelli di fine anni ’90, ma anche buona parte di tutti quelli prodotti nella prima decade degli anni 2000 (oramai, in media, siamo tra 2008 e 2010)… A un certo punto, però, zitti zitti, i Corbon hanno finalmente degorgiato questo benedetto 1996, nella primavera dello scorso anno, e poi, giustamente, l’hanno tenuto a riequilibrarsi nelle cantine della maison. Fino a ora, quando ha finalmente debuttato sul mercato e non credo proprio di sbagliarmi quando dico che si tratta dell’ultimo champagne targato 1996 a uscire (almeno tra quelli di ‘primo’ dégorgement, quindi escludendo Collection, Dérorgement Tardif e compagnia bella…).
Il millesimato di Corbon è frutto delle sole uve di Avize (ovviamente di proprietà, è un RM…), selezionate tra le migliori parcelle, soprattutto le più vecchie. Dopo la pressatura, i mosti furono fermentati in piccole cuve di acciaio e la malolattica fu accuratamente bloccata, quindi, nella primavera del 1997, furono tirate un migliaio di bottiglie, che sono poi rimaste sui lieviti quasi vent’anni! Diciotto per l’esattezza, quando sono state appunto degorgiate, dosate da extra-brut (a 5 g/l, per la precisione, che è un po’ il dosaggio tipico di Corbon) e, finalmente, vestite con un’etichetta che si differenzia – giustamente – da quella solita del Millésime di Corbon. Non a caso, questa riporta la dicitura ‘Grand Millésime’, a sottolinearne, appunto, la particolarità. D’altronde, la 1996 è stata un’annata particolare: non una grande annata, ma un’annata estrema, unica in tre secoli di storia della Champagne.
Grand Millésime 1996
100% Chardonnay
Il naso è talmente profondo, fitto, concentrato che devi spingerti nelle sue profondità. Allora trovi una gran bella complessità: frutta secca (nocciola), agrumi canditi, mineralità marina, intriganti dolcezze di panettone e zucchero a velo, una freschezza figlia non solo dell’acidità, ma anche di una vena di erbe aromatiche tipo la salvia, oltre a uno spunto piccante di zenzero. Ma non basta, perché è uno di quegli champagne che più li lasci nel bicchiere e più ti diverti a scoprirli. E, soprattutto, non ha né la benché minima nota di rusticità – che, va detto, a volte caratterizza gli champagne di Corbon -, né la benché minima ossidazione che affligge oggi molti 1996, almeno quelli non perfettamente interpretati. Bocca travolgente, ma non brutale, beninteso, anzi è pugno di ferro in guanto di velluto: fine nella bollicina, netta nello sviluppo acido, gustosa nella crescita agrumata, sapida nella profonda chiusura. Che sfuma, sì, ma poi non finisce mai. Per non parlare del fatto che è uno champagne che ha almeno altri 30 anni davanti a sé! Il miglior Corbon mai fatto, finora e nonostante il Brut d’Autrefois…
Voto: 96/100
Caspita che champagne! E caspita che 1996! Infatti, se gli champagne di quest’annata fino a qualche anno fa hanno fatto impazzire gli appassionati (soprattutto gli italiani…), oggi sono invece in molti (troppi) casi ‘stanchi’, per non dire scissi. Infatti, non essendo stato facile per la maggior parte dei produttori gestire un alcol potenziale prossimo agli 11°, oggi molti di questi champagne sono ossidati e questa ossidazione corre parallela a un’acidità notevole (anch’essa prossima agli 11 g/l) che, ovviamente, non ha ancora minimamente ceduto. Tutto ciò, però, non riguarda questo Corbon, che, invece, si colloca tra i 1996 meglio riusciti. Anzi, il suo punto di forza è proprio l’equilibrio, che definirei perfetto. Sì, l’equilibrio tra maturità e acidità, come visto senza prevalenze dell’uno o dell’altro, soprattutto senza ossidazioni, scissioni, eccessi. E non è poco. C’è un solo problema: sul mercato arriveranno in totale solo 997 bottiglie… la caccia è aperta!
(ha collaborato alle schede di degustazione Vania Valentini)
Gli champagne Corbon sono distribuiti in esclusiva da:
Heres – tel. 055/5341093 – www.heres.it
Bellissima recensione. Mi hai fatto venire sete
Ne vale veramente la pena…
Illustre Alberto salve, mi hanno regalato un Corbon brut d’autrefois….secondo lei è già “pronto” o meglio aspettare ancora un po’ perché si esprima al meglio? Grazie
È uno champagne che ha bisogno di qualche annetto per esprimersi al meglio, da giovane è a dir poco fuorviante.
Quindi… le consiglio di avere un po’ di pazienza!
Saluti