Il Krug Collection 1985 (in magnum…) vale il mio quarto 100/100!
Potremmo definire questa come la ‘settimana Krug’, visto che parlerò tanto oggi quanto il prossimo giovedi della mitica maison di Reims. A proposito, nonostante la stessa Krug abbia detto che farà di tutto per evitare fenomeni speculativi con il Vintage 2002, invece sembra già partita la caccia a questo champagne e proprio in questi giorni sto sentendo da più parti di affannosi tentativi di acquisto…
Rimaniamo comunque in tema di Vintage, ma andiamo un po’ più indietro nel tempo, per incontrare due tra le più belle annate in assoluto della storia di Krug: 1988 e 1985. Mi onoro dell’amicizia con il grande Olivier Krug, così a volte capita che l’erede di Jospeh mi faccia assaggiare autentici capolavori della sua famiglia, come è successo questa volta. Capolavori creati da suo padre Henri, che io stimo moltissimo e ritengo il più illuminato artefice, anzi il più grande artista degli champagne Krug…
Vintage 1988
50% Pinot Noir, 32% Chardonnay, 18% Meunier
Che dire? Una volta l’anno ho la fortuna di ‘inciampare’ in questo straordinario champagne, che rappresentò il mio secondo 100/100 in assoluto, e ogni volta non si smentisce. Naso da grandissimo Krug, agrumato, fruttato e mineral/gessoso, con una pennellata fungina. Soprattutto è elegante, vivace, addirittura scalpitante, al punto da poterlo definire ancora giovanissimo! L’assaggio vola letteralmente su un’acidità ideale che trascina con sé la pesca gialla, l’ananas, il frutto della passione, ancora la mineralità. Come dire: freschezza, potenza ed eleganza in perfetta armonia. Un mostro, insomma, ma, come accadde nella Verticale a La Pergola, sfiora soltanto il massimo punteggio. In questo caso perché la bottiglia dà la netta sensazione di avere ancora un bel po’ da dire…
Voto: 99/100
Va bene, stiamo spaccando il capello in quattro, ma dopo la folgorazione avuta con questo champagne nel corso della degustazione dedicata all’annata 1988, beh, poi è sempre mancato un soffio per replicare quel sogno. Saranno state le troppe aspettative? Può pure essere… Allora, forse è proprio per questo motivo che, nella stessa occasione, è stato il Collection 1985 a sopravanzarlo e conquistare meritatamente il massimo punteggio. Certamente il formato magnum ha pesato, ma francamente non mi aspettavo una simile eccellenza da un Vintage targato 1985…
Collection 1985
48% Pinot Noir, 30% Chardonnay, 22% Meunier; in magnum
Nell’ultima edizione della guida Grandi Champagne trovate recensito questo stesso champagne ma in bottiglia, mentre qui siamo di fronte alla magnum che arriva direttamente dalla cantina personale di Olivier. E… Caspita, accidenti, oddio! Il primo naso sembra nascondersi dietro note di noce, ma in un crescendo travolgente ecco venir fuori una freschezza esplosiva che porta con sé la tipica personalità, la tipica cremosità Krug e una pienezza che non è mai e minimamente insistente. Sa di agrumi, di fiori di campo, di sottobosco, di mineralità salina… E la bocca? Beh, è perfetta! Nel dettaglio, è intensamente Krug, fresca, levigata e setosa allo stesso tempo, perfettamente distesa fino all’appagante e interminabile finale salino. In tutta onestà, come detto, non me l’aspettavo… Perfetto. Punto e basta.
Voto: 100/100
Gli champagne Krug sono distribuiti in esclusiva da:
Moet-Hennessy Italia – tel. 02/671411 – www.moethennessy.it
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