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Cuvée de Prestige

Mumm: facciamo un punto della situazione

Nel mio ultimo viaggio in Champagne, per le ultimissime anteprime da inserire nella nuova edizione della guida, ho incontrato casualmente Didier Mariotti, l’oramai celebre chef de cave di...
di Alberto Lupetti

champagne Mumm

Nel mio ultimo viaggio in Champagne, per le ultimissime anteprime da inserire nella nuova edizione della guida, ho incontrato casualmente Didier Mariotti, l’oramai celebre chef de cave di Mumm champagne. Offrendomi gentilmente un calice di un fantastico Cordon Rouge Millésime 1979 (!), mi ha invitato per fare un nuovo punto della situazione sul suo eccellente lavoro, quindi nel giro di un paio di mesi spero di potervi raccontare un ulteriore, appassionante step della rinascita di questa storica maison. Nel frattempo, però, vi dico che proprio gli assaggi di #Grandi Champagne 2016-17 ci hanno ribadito questo confortante trend. Nel dettaglio, i classici sans année come il Cordon Rouge e il Rosé hanno confermato quella crescita di cui si è detto, dimostrandosi immediatamente e trasversalmente piacevoli. All’opposto, la Cuvée R.Lalou 2002 (terza uscita della rinnovata cuvée de prestige) ci sta pian piano riportando ai fasti del passato di questa etichetta mitica, mentre l’anteprima mondiale del Millésime 2009 (che uscirà a fine anno prima del 2008…) è forse la sintesi tanto del nuovo corso di Mumm, quanto della bravura del suo regista Didier Mariotti. E la ‘Expert Range’, ovvero la gamma che raggruppa quei tre gioiellini come il Blanc de blancs (ex Cramant…), il Blanc de noirs (ex Verzenay) e il Brut Sélection? Beh, continuo a essere convinto che il primo sia largamente sottostimato, perché è proprio buono, piacevole, coinvolgente; il secondo si è fatto talmente gustoso da sopravanzare addirittura lo Chardonnay in purezza (e lo dice uno che non ama il Pinot Noir in solitaria…), mentre il terzo non ha ancora raggiunto gli altri due, ma è quello forse con il maggior potenziale inespresso. Ed è proprio questo che voglio raccontare, rimandando alla guida – ancora un mesetto di pazienza e ci siamo! – per tutti gli altri.

Ingresso della Maison Mumm
L’ingresso della maison Mumm, da dove si accede anche per le visite aperte al pubblico.

Il Brut Sélection rappresenta la prima creazione di Didier Mariotti dopo essere diventato chef de cave: è un non millesimato haut de gamme che, non a caso, fa parte della linea Expert, come abbiamo visto. Per realizzarlo, Didier ha effettuato un’attenta selezione delle uve di proprietà, tutte classificate 100% Grand Cru, quindi provenienti dai villaggi Aÿ, Bouzy e Verzenay per il Pinot, Avize e Cramant per lo Chardonnay. Trattandosi di un sans année e non di un millesimato non dichiarato come gli altri due, è fortemente legato a una vendemmia (in questo caso la 2009) più una componente di vins de réserve, nello specifico il 26%, conservati con il metodo Solera a partire dall’annata 2004. È stato tirato a giugno 2010 e, dopo oltre 4 anni sui lieviti, dosato come tutti i Mumm a eccezione del Cordon Rouge a 6 g/l.

Chef de cave Mumm Didier Mariotti
Il vero artefice della rinascita di Mumm, lo chef de cave Didier Mariotti. Il Brut Sélection è la sua prima ‘creatura’.

Brut Sélection

65% Pinot Noir, 35% Chardonnay
Bottiglia di champagne Mumm Brut Sélectiondég. sett. 2014 – Il naso, pur nella sua freschezza, dà la sensazione di una certa concretezza, di una certa abbondanza di materia, pervasa da frutti aciduli tipo la susina, cui si aggiungono man mano note di frutta secca, di agrumi scuri e un filo di speziatura orientaleggiante. Ha fascino, soprattutto ottempera lo stile “rassicurante” della maison. La bollicina setosa conferma l’ottima mano dello chef de cave e dà il via a un assaggio caratterizzato da una confortante tensione a dare profondità su una matrice fruttata che sfuma sui ritorni agrumati in chiusura. Però, nonostante tutto, il finale ti lascia con una sensazione di non completa compiutezza, probabilmente da imputare alla necessità di una maggiore maturazione post dégorgement.
Pertanto, come ho anticipato, è uno champagne con grandi potenzialità che certamente confermerà con il prossimo assaggio, ma ora parte da:
Voto: 89/100

abbinamento champagne e grana padano

Perfetto con un Grana Padano Riserva di grande stagionatura (superiore a 20 mesi) per un grandissimo aperitivo o… un momento di piacere all’insegna del gusto. Infatti, questa declinazione più stagionata, complessa e potente del Grana Padano, con il suo ampio volume palatale e la sua asciuttezza richiede vini ben strutturati e lineari: in questo caso, la bella struttura e la vena acidula tipiche del Pinot Noir della parte nord della Montagne de Reims, anima di questo champagne, danno vita a un abbinamento giocato sull’intensità.

Gli champagne Mumm sono distribuiti in esclusiva da:
Pernod-Ricard Italia – tel. 02/205671 – www.pernod-ricard-italia.com

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