Grave lutto in Champagne: è scomparso Joseph Henriot
Ho appena appreso una bruttissima notizia, di quelle che non vorresti mai ricevere, la scomparsa improvvisa – era ancora attivissimo sul lavoro con immutati passione e impegno – di Joseph Henriot. Discendente del fondatore della maison omonima, Joseph Henriot è stato tra gli anni ’70 e ’80 l’uomo più potente della Champagne, nonché una figura importantissima nell’affascinante storia di questo vino d’eccezione. Se oggi Charles Hedisieck è quella che è, lo deve proprio a Joseph Henriot, che nel 1979 ebbe l’intuito di nominare chef de cave un suo giovane enologo, Daniel Thibault, e dargli carta bianca. Se oggi esiste quel capolavoro di La Grande Dame Rosé, lo dobbiamo ancora a Joseph Henriot, che da presidente di Veuve Clicquot sposò l’idea di Jacques Péters di dare vita alla versione rosa della cuvée de prestige. Se oggi la maison Henriot ha festeggiato i 200 anni di storia con prospettive ancora più prestigiose per il futuro, lo dobbiamo invariabilmente a Joseph Henriot, che l’ha traghettata in un periodo non facile negli anni ’90, fino a farla uscire dal Gruppo LVMH, nel quale era entrata, per “incompatibilità con una visione di massa dello champagne”, farla rinascere, consolidarla e affidarla finalmente a suo figlio Thomas. Soprattutto, se ha visto la luce qual capolavoro di champagne che risponde al nome di Cuve 38 lo dobbiamo nuovamente a una sua felice intuizione già nel 1990. E se oggi Henriot è anche un importante Gruppo che comprende pure due domaine del calibro di William Fevre e Bouchard Pere et Fils, lo dobbiamo ancora a Joseph Henriot, che ha avuto il coraggio di cedere Charles Heidsieck e De Venoge e lanciarsi in questa nuova avventura vinicola. Un grande uomo, insomma, che lascia un vuoto incolmabile ma che sono sicuro suo figlio Thomas saprà onorarne la memoria nel migliore dei modi!
A Thomas, alla famiglia Henriot tutta, allo staff della maison e dei domaine, a tutti coloro che sono stati vicini a Joseph Henriot negli anni vanno le mie più sentire condoglianze.
Adieu, Monsieur Henriot, et merci…
Ricevo da Barbara Rinaldi, agente Henriot per l’Italia e pubblico con grande piacere…
Ringrazio Alberto Lupetti per le belle parole. Conoscevo Joseph Henriot da quasi 30 anni quando mi chiese di rappresentare, facendomi un grande onore, le sue prestigiose Maisons sul mercato italiano. L’ho sempre profondamente stimato per la sua immensa competenza, passione per il vino e dedizione al lavoro.
Sono certa che il figlio Thomas saprà egregiamente seguirne l’esempio anche perché ha avuto un grande padre e un grande maestro.