Delamotte Collection 2000: il tempo aiuta
Se mi chiedeste di segnalare una maison che in questo momento sia in forma eccezionale, beh direi certamente Delamotte. Da qualche annetto a questa parte, infatti, la piccola realtà di Le-Mesnil è cresciuta moltissimo e ora si sta muovendo su altissimi livelli su tutta la gamma, come dimostrano non solo gli ottimi punteggi nella guida Grandi Champagne 2014-15, e la grande prova del nuovo Blanc de blancs 2004, ma anche il successo nelle degustazioni per il pubblico, come quella che ho condotto all’ultimo Vinòforum. Insomma, il lavoro dello staff capitanato dal bravissimo Didier Depond sta dando i suoi frutti e da parte mia ritengo questo momento felice la definitiva conferma del fatto che Delamotte non è il secondo vino di Salon, ma la maison sorella. Quindi senza alcuna forma di sudditanza.
Da un paio di anni, però, Delamotte è anche apprezzabile in tutto il fascino e la magnificenza delle vecchie annate: grazie a un’iniziativa voluta proprio da Didier Depond, sono disponibili alcuni dégorgement tardif con il nome di Collection. E, recentemente, questa “collezione” si è arricchita di una nuova annata, la 2000 del Blanc de blancs millesimato. Questo champagne Collection 2000, che rappresenta la punta di diamante di Delamotte, era passato dall’annata 1999 alla 2002, saltando dunque la 2000 (ricordo che la 2001 è stata una vendemmia disastrosa in Champagne…), ma nessuno aveva dato troppo peso alla cosa. D’altronde, sappiamo che la 2000 è stata nella Regione un’annata più di forma, simbolica direi, che di sostanza, pertanto ci poteva stare benissimo che la maison l’avesse saltata. Beh, in realtà in Delamotte avevano prodotto il Blanc de blancs 2000, solo che non l’avevano mai commercializzato in quanto non erano del tutto convinti. Così le bottiglie sono rimaste sui lieviti nelle cantine di Le-Mesnil fino alla fine dello scorso anno, quando ne sono state degorgiate e assaggiate alcune. Allora Didier Depond e lo chef de cave Michel Fauconnet si sono trovati, stavolta sì, di fronte a un eccellente champagne. E Didier ha deciso, allora, di metterlo sul mercato, come Collection.
Blanc de blancs Collection 2000
100% Chardonnay
Naso inizialmente un po’ restio a esprimersi, non fosse per la mineralità, quasi protagonista al fianco di note di agrumi gialli e spunti di miele d’acacia a tradire una certa maturità. La giusta attesa nel bicchiere, però, lo porta a farsi cremoso se non addirittura grasso di burro. Più immediata la bocca: rotonda, compatta, levigata nella materia, ben fusa a una bollicina ricca e molto fine.
Sviluppo elegante, ovvero molto lineare, perfettamente bilanciato, pur non mancando di rivelarsi gustoso nella mineralità ancora protagonista, negli agrumi, nello spunto di zenzero che regala una lieve sensazione di piccantezza, ma anche nei ritorni floreali. L’assaggio chiude salino e sapido. Che dire? È certamente un ottimo champagne, che si beve molto bene, lontano dalle pesantezze di molti 2000, però ci sembra fin troppo preciso, lineare come detto, al punto che si finisce paradossalmente per desiderare qualcosa in più…
Voto: 91/100
Ceretto-Terroirs – tel. 0173/282582 – www.ceretto.com
Buona sera Sig.Lupetti, spero proceda bene la guarigione? Avrei una domanda da porle;mi hanno regalato una bottiglia di Raymond Demière brut ccuvèe prestige… Conosce questa bottiglia?? Grazie
Beh, nonostante gli 88 viaggi in Champagne devo confessare che… questo produttore mi manca. Quindi no, non lo conosco…