In anteprima il nuovo champagne del grande Erick De Sousa

Ho avuto modo più volte di tessere le lodi su questo sito di Erick De Sousa, illuminato produttore in quel di Avize, nella Côte des Blancs. Per non parlare degli eccellenti risultati avuti con le degustazioni della guida Grandi Champagne 2014-15… Erick è un RM (récoltant manipulant) e le sue vigne sono condotte nella maniera la più naturale possibile (sono anche certificate AB – Agriculture Biologique), al punto da impiegare anche il cavallo. Però, a differenza di molti altri produttori simili, gli champagne di Erick non sono mai improbabili, anzi sono buonissimi, coinvolgenti, affascinanti. Tutti, dal Brut Tradition fino alla Cuvée des Caudalies millesimata.

Negli ultimi 8 mesi, ho avuto la fortuna di passare a trovare Erick De Sousa ben due volte e se la prima volta mi ha letteralmente stupito, degorgiando à la volée dall’annata 2004 fino alla 1990, la seconda volta si è fatto nuovamente valere con le novità: dalla degustazione dei vins clairs 2013 (veramente eccellenti, l’annata è stata straordinaria per Erick) ai nuovi rosé, fino all’inedita Cuvée Umami, di cui voglio raccontare in anteprima questa sede.

A inizio 2009, Erick ha deciso di sviluppare un nuovo champagne di alto livello, uno che fosse in grado di portare alla scoperta di sapori nuovi, intensi, coinvolgenti. Ha così invitato il miglior sommelier giapponese affinché sviluppasse insieme a lui l’assemblaggio, tenuto segreto nonostante Erick abbia confessato essere a forte predominanza di Chardonnay con un tocco di Pinot Noir. Selezionati i vini, tutti fermentati e affinati in barrique, Erick ha tirato il nuovo champagne nella bottiglia come la Cuvée des Caudalies millesimata, da far poi maturare sui lieviti per un minimo di 3 anni. A onor del vero, questo nuovo champagne è nato in occasione dell’eccellente annata 2008 (da cui l’assemblaggio nel 2009), ma questa cuvée è ancora a maturare sui lieviti perché Erick ha deciso di lanciare prima la 2009, tirata a maggio 2010. La commercializzazione è prevista per il prossimo settembre e diventerà l’etichetta di punta della linea Zoemie De Sousa. Ne ho chiesto il perché a Erick, visto che la Zoemie si articola su champagne più “semplici” e mi ha candidamente confessato che l’ha fatto per “dare maggiore smalto, notorietà, alla linea Zoemie”. Giustissimo, anche perché di uno champagne di altissimo livello. Ecco, dunque, la Cuvée Umami, in onore del famoso quinto gusto fondamentale scoperto proprio dai giapponesi oltre ai noti dolce, amaro, salato e aspro. Non a caso, Umami significa saporito e nell’idea di Erick questo nuovo champagne si caratterizza proprio per il suo essere saporito, sapido. Vediamo.

Cuvée Umami 2009
Pinot Noir, Chardonnay; dosage 2,5 g/l
dég. 4 ago. 2013 – Naso tipico degli champagne De Sousa, grasso di burro e di nocciola, pervaso da una bella freschezza agrumata e da tanta mineralità. È affascinante, invitante, tutto da scoprire. La bocca è elegante, tesa, pulita, ricca e fine allo stesso tempo, di sviluppo agrumato e finale in crescendo di mineralità.
Ecco, è la chiusura il punto di forza di questo champagne, perché è effettivamente saporito, sapido, molto lungo su queste sensazioni, al punto di risultare appagante senza stancare mai. Anzi, un sorso ne chiama continuamente un altro, risultando sempre più piacevole.
Incredibile.
Voto: 93/100

Erick De Sousa ha fatto nuovamente centro con uno champagne notevole. Forse non è per tutti, nel senso che può risultare non immediatamente eccellente per tutti, ma lo diventa ben presto per coloro che avranno la pazienza e il rispetto di scoprirlo pian piano, lasciandosi conquistare sempre più. Una grande bottiglia già al debutto, a dispetto della non troppo lunga maturazione sui lieviti (“solo” 39 mesi), ma questo è sintomatico dell’eccellenza dei vini De Sousa. Da provare non appena arriverà sul mercato.