Consiglio champagne: bere bene senza far soffrire il portafogli
Lanson è un’antica maison di champagne (ha 252 anni) molto popolare in Inghilterra ma, purtroppo, molto meno da noi. Eppure, i suoi champagne sono eccellenti, come dimostrato dalle degustazioni della guida Grandi Champagne 2012, nonché dagli assaggi su queste pagine della nuova annata di Noble Cuvée Blanc de blancs e dell’inedito Extra Age anch’esso Blanc de blancs, per non parlare dell’abbinamento con la ricetta del grande Aurelio Damiani o con il Grana-Padano. Anzi, proprio in quest’ultima occasione, accostavo al formaggio con 12 mesi di stagionatura il Black Label di Lanson, il brut sans année della maison di Reims.
Certamente le grandi cuvée de prestige sono la massima espressione di un produttore, ma poi sono i non millesimati a rappresentarne il biglietto da visita, il loro emblema. Infatti, a dispetto del tempo e della vendemmia, a Reims come a Tokyo, ieri come oggi, questi champagne devono essere sempre uguali a se stessi nell’espressione della quintessenza dello stile della maison. Non solo: questi brut sans année rappresentano la maggior parte della produzione (tra il 70 e il 90%) e, alla fin fine, sono proprio questi loro a permettere alla maison di prosperare.
Lanson è legata al Pinot Noir ma, soprattutto, il suo stile fresco e la sua personalità vinosa sono stati plasmati nel corso degli ultimi 40 anni dal suo chef de cave, il mitico Jean-Paul Gandon. Persona riservata, Gandon è non solo un grande enologo, ma anche un fine conoscitore dei vigneti di Champagne. Non a caso, entrò in Lanson nel 1972 come responsabile dei vigneti, da dove man mano ha poi iniziato un’ascesa fatta unicamente di bravura che lo ha portato a diventare chef de cave nel 1988, carica che ricopre ancora oggi. È lui che crea la Noble Cuvée con la vendemmia 1979 (poi rilanciata come Blanc de blancs nel 1983 e come Rosé nel 2004), che costruisce uno stock di vins de réserve che oggi ammonta a 30.000 ettolitri, che bandisce la malolattica da tutte le etichette, che pretende una maturazione minima sui lieviti di tre anni per i sans année, quindi il Black Label, il Rosé Label e l’Ivory Label (demi-sec), ai quali si è aggiunto recentemente il White Label, lo champagne da ghiaccio, ma questa è un’altra storia.
Il Black Label, che rappresenta ben il 90% della produzione Lanson, ricevette questo nome nel 1937 in onore del mercato inglese, dove, come detto, la maison è fortissima. Al suo assemblaggio, nel quale il Pinot Noir è maggioritario, concorrono tra i 40 e i 50 Cru, tutti vinificati separatamente. I vins de réserve quotano il 15%, la maturazione sui lieviti si protrae per 36 mesi e, infine, dopo il dégorgement (la data è riportata in controetichetta) viene aggiunto un dosage di 9 g/l.
Black Label
50% Pinot Noir, 35% Chardonnay, 15% Pinot Meunier
dég. dic. 2011 – Davvero un gran bel naso, espresso da una netta e piena trama fruttata che si muove su un’affascinante contrapposizione tra fini dolcezze e austera mineralità tali da rendere l’insieme vivace, croccante. Bocca piena e polposa all’attacco, prima che il carattere asciutto e lo slancio acido gli regalino un’importante progressione su note agrumate e ancora minerali. Ma quando pensi che il vino rimanga così, eccolo farsi piacevolmente fruttato in chiusura, con una lunghezza davvero degna di nota. Un ottimo non millesimato, più in forma che mai e degno di maggiore considerazione rispetto ai soliti nomi. L’ennesima prova di bravura da parte di Jean-Paul Gandon.
Voto: 88/100
Il Black Label si trova in enoteca tra i 30 e i 35 euro.
F.lli Gancia & C. – tel. 0141/8301 – www.gancia.it
Buongiorno,
Mi sto avvicinando con grande curiosità a questo “mondo”.
Quali champagne mi consiglia (3/4 nomi) per iniziare un percorso dal basso e senza far soffrire il portafogli? Il mio obiettivo è quello di avere una panoramica minimamente completa di ciò che offre il mercato.
Grazie
Buongiorno,
inizi dalla grandi maison, con i classici Brut Sans Année. Direi Mumm Cordon Rouge (grande classico), Laurent-Perrier Brut L-P (freschezza e piacevolezza) e Charles Heidsieck Brut Réserve (complessità), a quel punto può passare a due grandi millesimati come il Brut Vintage di Louis Roederer e La Grande Année di Bollinger. Avrà un primo quadro abbastanza completo e potrà poi iniziare a scoprire il mondo dei piccoli produttori…
Mi faccia sapere.
Grandissimo Alberto volevo ringraziarti per i tuoi suggerimenti ho avuto occasione di assaggiare lanson in tutte le versioni ed ho scoperto uno champagne di spessore e carattere una maison di altissima qualità che non smette di sorprenderti in ogni sua bottiglia
Consiglio il gold label il loro millesimato a mio avviso il più buon millesimato in circolazione
Che dire? Mi fa moooolto piacere!