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Vendite di champagne: in anteprima, i dettagli del 2024!

Sappiamo che il mercato dello champagne nel 2024 ha subito una flessione, invero poi minore di quanto si temeva. Tuttavia, con poco più di 271 milioni di bottiglie...
di Alberto Lupetti
champagne cantina stoccaggio

Sappiamo che il mercato dello champagne nel 2024 ha subito una flessione, invero poi minore di quanto si temeva. Tuttavia, con poco più di 271 milioni di bottiglie (-9,2% rispetto al già non brillante 2023), è il peggior risultato dal 2001. Ma, nel dettaglio, com’è andata veramente?

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La Francia resta, naturalmente, la piazza privilegiata per lo champagne, con una quota mercato del 43,6%. Nel 2024, l’Esagono ha assorbito 118.299.277 bottiglie, un dato che corrisponde a una flessione del 7,1% rispetto al 2023. A pagare il conto più salato sono state le maison (-8,8%), seguite dai vigneron (-5,0%) e dalle cooperative (-4,9%), che, incredibilmente, hanno sofferto meno degli altri, probabilmente favorite dai prezzi più competitivi. In linea generale, ricordo che per tutto il XX secolo la Francia ha sempre assorbito la maggior parte della produzione di champagne, mentre gli anni Duemila hanno riportato in vantaggio l’export, cosa che era già successa nel XIX secolo…

Proprio nel suddetto export, ha sofferto tanto l’Unione Europea (mercato da poco meno di 50 milioni di bottiglie, con una flessione del 12,7%), piazza nella quale le cooperative hanno perso rispetto al 2023 ben il 24,5%, contro il -12,8% delle maison; hanno tenuto i vigneron, perdendo soltanto il 4,8%. In calo, ma più contenuto, i cosiddetti ‘paesi terzi’, tra i quali, incredibilmente, le cooperative sono quelle che hanno perso meno: soltanto l’1,7%.

Quella che ci interessa di più, comunque è la ‘top five’, che vediamo in dettaglio…

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6 risposte a “Vendite di champagne: in anteprima, i dettagli del 2024!”

    • È un’informazione che non hanno. Soltanto perché dovrebbero essere i vari importatori a trasmetterla ai rispettivi produttori, che a loro volta la passerebbero al CIVC… utopia!
      Ah, i dati ufficiali, naturalmente, non tengono conto del parallelo. Ad esempio, le tante bottiglie ‘parallele’ che arrivano in Italia, figurano tra i dati della Francia, non dell’Italia…

  1. Forse una delle cause è anche l’aumento dei prezzi delle bottiglie, +20/25% nell’ultimo triennio. Se ne parla su The Drink Business dove si trova un’analisi dell’aumento dei prezzi e si riportano le opinioni di alcuni personaggi di spicco delle maison e di alcuni rivenditori. Ad esempio, Charles Philipponnat ritiene che la causa del calo delle vendite sia dovuto alla crescita dei prezzi così come alcuni rivenditori USA.

    • Beh, rispetto al 2023 gli USA hanno recuperato. Anzi, tra le prime cinque piazze è l’unica con il segno + nel 2024…
      L’aumento dei prezzi ha sostanzialmente due motivi: il prezzo delle uve sempre più alto (a causa di grandi nomi che, avendo enormi disponibilità, hanno offerto di pagarle di più per diverse ragioni) e i maggiori appetiti dopo ‘l’orgia’ del mercato 2021-2022 (sulla spinta degli stessi nomi, a cui poi si sono accodati tutti).
      Voilà

    • I dazi potrebbero essere un “al lupo, al lupo”. Vedremo. Speriamo.
      In ogni caso, se fossero effettivamente applicati allo champagne, non so quanto potremmo beneficiarne noi…

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