Champagne Clandestin
Continua perentoria, nonostante le preoccupanti e sempre più evidenti difficoltà climatiche degli ultimi anni, la direzione della Champagne verso una viticoltura e un’enologia sempre più rispettose del territorio e del vino che ne ha origine.
L’articolo è in versione ridotta, la versione integrale è riservata agli iscritti del Club
Iscriviti al Club per accedere a questo e tanti altri contenuti esclusivi
Un movimento ormai da tempo fortemente alimentato dalla nouvelle vague di giovani vigneron che, eredi a loro volta di quei pionieri che cambiarono, a suo tempo, la fisionomia di una Champagne arroccata su vinificazioni seriali e figlie di un protocollo, con spirito innovativo e grande dedizione stanno ridefinendo il valore e l’identità di una regione vitivinicola che produce il vino più affascinante al mondo, da oltre tre secoli. Giovani che, come i loro illustri predecessori, riescono a restituirci interpretazioni sempre più personali e originali, oltre a uno sguardo decisamente più rigoroso e attento verso una viticoltura che aspiri a essere la meno invasiva possibile.
Alla scoperta di un nuovo giovane talento
Tra queste figure di spicco troviamo, certamente, Benoît Doussot, giovanissimo talento borgognone che nel 2015 ha lasciato la sua amata vita a Beaune per venire in Aube e creare il suo Champagne Clandestin, scegliendo di esplorare e valorizzare in profondità le potenzialità di questa zona, a lungo sottovalutata ma che oggi sappiamo essere protagonista di una meritata, straordinaria, rinascita. Non avendo vigneti, ha creato partnership a lungo termine con viticoltori impegnati nell’agricoltura biologica; le vigne giacciono principalmente su suoli del Kimméridgien, coltivate in biologico, certificate Ecocert e si trovano su due versanti, uno a nord, dove il freddo, la rugiada mattutina e le ore di sole minori, conferiscono ai vini vibrante tensione, salinità spiccata e incisiva freschezza, l’altro a sud, dove l’aumento di zuccheri è più rapido e i vini mostrano, rotondità, densità, concentrazione e un colore più intenso.
L’articolo è in versione ridotta, la versione integrale è riservata agli iscritti del Club.
Per conoscere il metodo lavorativo, le cuvée e gli champagne Clandestin, insieme a tanti altri contenuti inediti: Iscriviti al Club