Bruno Paillard e lo Chardonnay del 2014
Ho scritto e detto più volte che ritenego Bruno Paillard “un vero artista dello Chardonnay”. Lo dimostrano in maniera lampante il Blanc de Blancs multimillésime, quello classico d’annata e il compianto Le Mesnil, fermo ancora al millesimo 1995, però. Questi primi mesi del 2024, comunque, vedono la Maison di Reims particolarmente attiva: prima ha festeggiato i 25 anni di proficua collaborazione con Cuzziol Grandivini, un traguardo importante del quale parlerò presto, e, a seguire, l’arrivo della nuova annata proprio del Blanc de Blancs Millésime, che va a confrontarsi con un’annata non facile come la 2014, tra le cui ‘insidie’ alla fine ha svettato proprio lo Chardonnay.
Il Blanc de Blancs 2014 segue due illustri predecessori come 2013 e 2012 e, come ‘buona abitudine’ della famiglia Paillard, è frutto esclusivamente di uve Grand Cru, nello specifico dei villaggi di Oger e Le-Mesnil (che sono anche le storiche proprietà Bruno Paillard, le prime acquistate), più Cramant e Chouilly. A seguire, la sola cuvée è stata fermentata, rigorosamente per parcelle, tanto in acciaio, quanto in legno (pari al 25% del totale) e, dopo l’assemblaggio, lo Champagne ha maturato quasi 8 anni sui lieviti, prima di essere poi dosato a 3 g/l. Tuttavia, a seguito dell’aggiunta della liqueur, lo champagne ha riposato ulteriori 18 mesi prima di lasciare le cantine di Reims: Bruno Paillard non è stato semplicemente uno dei primissimi a indicare la data di dégorgement, ma è stato lo champenois che si è speso maggiormente per questa pratica di ‘riposo’ successivo, fondamentale per permettere allo champagne di riequilibrarsi dopo lo shock del dégorgement.
Blanc de Blancs 2014
100% Chardonnay
dég. gen. 2023 – La 2014 è un’annata che si rivelerà alla lunga, pertanto, nonostante l’anno e mezzo di riposo post dégorgement, il naso è piuttosto riservato, legato a evidenti sensazioni crayèuse e note di agrumi gialli. A tratti fa capolino un fondo di maturità, a tratti quest’olfatto sembra profondo e fitto, la vibrante freschezza è legata alla foglia di agrumi, ma sono tutte sensazioni, queste ultime, che vanno e vengono, così, alla fin fine, il carattere è delineato essenzialmente dalle due prime impressioni. Al momento, beninteso. Una bollicina al limite del perfetto dà il via a una gustativa levigata, valorizzata da una lodevole progressione. Vale quanto detto per il naso, quindi i dettagli tendono ancora a nascondersi ed è la mineralità calcarea a emergere, per lasciare il testimone sul finale, invero molto ben disteso, ai ritorni di agrumi, a una lieve nota amaricante e un’altrettanto lieve, ma molto persistente, sapidità. Però è uno champagne istintivamente gustoso e raffinato, che al momento si fa bere per il puro piacere di farlo, mentre il tempo lo arricchirà di quelle sfaccettature che gli permetteranno l’atteso – e scontato – salto di qualità. Dategli tempo!
Voto: 92(95)/100
Il Blanc de Blancs 2014 non si sottrae alla tradizione tipica di Bruno Paillard di illustrare l’etichetta di tutti i millesimati classici, quindi anche del Assemblage, con l’opera di un artista che interpreti la personalità dell’annata (non a caso, si chiamano entrambi Millésime – Collection d’Artistes). I Paillard hanno definito la 2014 “gourmand”, nel senso di “generosità, per uno champagne fresco, che è un vero e proprio invito alla golosità”. E, per rappresentare tutto questo in etichetta, hanno commissionato l’opera all’artista Monique Tello, pittrice e incisore, nonché insegnante alla Scuola di Belle Arti di Poiters.
Gli champagne Bruno Paillard sono distribuiti in esclusiva da:
Cuzziol Grandi Vini – Tel. 0438/666611 – www.cuzziolgrandivini.it