Solo bellissime conferme dal Clos Cazals 2013
Con la guida (Grandi Champagne VII edizione) finalmente in dirittura di arrivo, riprende l’attività del sito, come promesso. E ricominciamo subito alla grande, quindi con uno champagne d’eccezione che è sì conosciuto dagli appassionati, ma non è ancora abbastanza valorizzato come invece meriterebbe. È il Clos Cazals, blanc de blancs millesimato, frutto del vigneto omonimo cinto da mura sito all’uscita del villaggio di Oger (Grand Cru), in direzione Avize.
Lo champagne è sottotitolato Vieilles Vignes, visto che le uve provengono soltanto dalla parte più vecchia del clos, quella piantata dallo stesso Claude Cazals nel 1957. È un luogo magico, il più bello di tutta la Champagne secondo chi scrive, non a caso è stato la residenza del Primo Ministro e Premio Nobel Léon Bourgeois. Oggigiorno, la bella villetta all’interno del clos è abitata da Madame Michelle, vedova di Claude e madre di Delphine Cazals. Fu, infatti, Olivier Cazals ad acquistare la proprietà nel 1950, diventata in parte vigna sette anni più tardi, come detto.
Il vigneto (attualmente certificato sia HVE, sia VDC) si sviluppa su 3,7 ettari, il che ne fa il terzo clos più grande della Champagne, ed è suddiviso in tre grandi parcelle. Fino al 1995, le uve entravano nei vari assemblaggi e in parte erano perfino vendute, ma quell’anno Delphine Cazals, che oggi guida la Maison con una passione contagiosa, convinse il padre a fare un nuovo champagne e farlo con le uve della più vecchia delle tre parcelle. Ora come all’epoca, la fermentazione avviene parte in acciaio e parte in barrique (pari al 20%) usate, cui fa seguito una lunga maturazione sui lieviti (qui 9 anni) dopo il tiraggio.
Questo 2013 è stato dosato a soli 2 g/l (liqueur maison, fatta con vini del clos, mentre il resto della gamma Cazals è dosata con MCR) e la produzione è purtroppo limitata a soltanto 4.000 tra bottiglie e qualche magnum.
Clos Cazals 2013
100% Chardonnay
dég. gen. 2023 – L’incontro tra questo bellissimo millesimo e il clos mette di fronte a un naso “sottile” nel quale la grandissima eleganza e la finezza dell’annata riescono ad andare a braccetto con una stimolante nota di burro d’arachidi, che quindi significa sia grassezza, sia frutta secca. Quest’ultima arriva anche alla pasta di mandorle, la mineralità è anche in questo caso pietrosa, fresca, il frutto ricorda la nespola, c’è pure una piccantezza da pepe bianco, mentre l’agrume sembrerebbe latitare, al limite potrebbe andare verso la buccia di cedro. Comunque, è talmente un bel naso che questa mancanza non si fa mai notare. La bocca è perfettamente speculare con l’olfatto, con in più l’agrume che finalmente si rivela, ma nell’ambito di una finezza, di una scorrevolezza che sono quasi inusuali per questa etichetta. Chiusura asciutta e ancora minerale di pietra. Bello, bellissimo! A memoria, è con tutta probabilità il Clos Cazals più gradevole e bevibile finora, grazie, lo ribadiamo, a un perfetto incontro tra annata e personalità del vigneto.
Voto: 94(97)/100
Ci aspettavamo tanto da questo Clos Cazals 2013 e tanto è stato. Al momento non ha ancora la sofisticata complessità del 2012 che lo ha preceduto, ma con qualche anno di maturazione finirà per eguagliarne la notevole prestazione in termini assoluti. È da poco uscito il 2014, del quale racconterò prossimamente, ma consiglio vivamente quest’annata del Clos Cazals a tutti gli appassionati della Maison – non solo a loro, naturalmente… – perché l’ho trovata una delle più piacevoli di sempre. Miracoli del carattere estremamente classico della 2013 in subordine alla magia del clos di Oger…
Gli champagne Cazals sono distribuiti in esclusiva da:
Apoteca – tel. 0721/716185 – www.apotecasrl.it