Dolomis, 48 mesi
Intensità di frutto, mineralità incisiva e uno sviluppo ampio e risoluto che lascia maggiore spazio all’espressione e all’articolazione: non tradisce le aspettative il nuovo Dolomis 48 mesi, dove il supplemento di un anno di sosta in bottiglia porta in dote quella pienezza gustativa che finora si afferrava solo a intermittenza e invece, oggi, illumina senza riserve il talento di questa piccola ‘maison’ di Trento nata esclusivamente per elaborare metodo classico e solo millesimato. Il vigneto che alimenta questa preziosa cuvée è insediato ad una altezza di 350 m sul Dosso di San Rocco, a Sud di Trento. nella zona di Casteller, chiamata così per la fortificazione che qui si ergeva nel 1200, Castel Cedra; 7 ettari di chardonnay che circondano Villa Sardagna e che si nutrono dei ricchi minerali rilasciati dalla roccia di dolomia: la peculiarità di questo suolo è, infatti, di essere così sottile da permettere alle radici della pianta di entrare in contatto con la roccia madre sottostante e da questa attingere gli elementi che infondono al vino quella verve salina inconfondibile, distintiva. Una gestione viticola il più possibile organica, rispettosa e compatibile con le esigenze dei suoli, un’attenzione maniacale della maturazione dell’uva e una conduzione in cantina dallo spirito artigianale, sensibile, il meno interventista possibile.
Per Massimo Pradella, Marco Debiasi e Vittorio Marangoni, amici e imprenditori trentini accomunati dalla passione per le bollicine, questo prezioso appezzamento doveva necessariamente dare origine a un Trento Doc unico, orientato a un gusto moderno che portasse in dote fiori, agrumi e, soprattutto, mineralità, ad onorare quella roccia forte, imponente e maestosa che qui prende il nome di dolomia. Nasce così, nel 2021, Dolomis, Brut Nature, millesimo 2017, che ha trascorso 36 mesi sui lieviti. Un’annata, la 2017, alquanto anomala. Ad aprile il gelo primaverile ha compromesso parte dei germogli dei vigneti e vi sono state, inoltre, forti grandinate, nonostante in Trentino le piogge, provvidenziali, hanno permesso di ottenere comunque uve di alta qualità. Infine, è stato grazie ad un mese di agosto splendido, se la vendemmia (16/17 agosto) in Dolomis ha presentato basi spumante di qualità eccezionale. Uno Chardonnay puro, deciso, quintessenziale nello stile, splendente nel suo respiro fresco, agrumato, nonché incisivo nei nitidi sentori di roccia, cenere. La solida conferma della cifra stilistica di questo Trento Doc arriva però oggi a un anno dal suo esordio e con l’uscita sul mercato del 48 mesi; Dolomis è una bottiglia esemplare, un vino identitario, capace di esprimere la sensibilità di un terroir e di coniugare personalità, purezza e classe. Un potenziale già ben espresso ma capace di riservarci ancora grandi sorprese in futuro.
Dolomis, 48 mesi
100% Chardonnay
Sb. Luglio 2022
Trama olfattiva irresistibilmente raffinata e ampia, si apre su profumi di bergamotto, agrumi, roccia, cenere e note balsamiche per uno sviluppo al palato elegante nei movimenti, agrumato e avvolto da una carbonica elaborata con maestria. Vi è tutta la luce e il fervore dello Chardonnay trentino, la sua presenza gustativa solida e slanciata, vigorosa, puntellata da note idrocarburiche, per un finale dal temperamento sapido, incisivo nell’allungo e che lascia intravedere suadenti note di torrefazione; a conferma di un’evoluzione che si confermerà straordinaria. Per tavole importanti, perfetto la Vigilia di Natale con piatti a base di pesce come un Riso venere ai frutti di mare, un Branzino al sale o calamari alla brace.