Consiglio abbinamento: Grana-Padano e champagne. È gustosissimo e… aiuta
Se nello scorso post ho ripreso l’invito del direttore del Consorzio del Grana-Padano ad acquistare questo formaggio e il “cugino” Parmigiano ora più che mai, beh, allora vediamo come godere al meglio del suo gusto, regalando così un momento di piacere a noi stessi e, al contempo, aiutando i produttori, duramente colpiti dal sisma.
Come? Con un aperitivo – ma non solo… – che affianca lo champagne al Grana-Padano!
Solitamente, l’abbinamento tra lo champagne e i formaggi risulta molto difficoltoso, ma con formaggi come il Grana-Padano si rimischiano le carte e l’accostamento non solo è possibile, ma addirittura particolarmente felice. Infatti, la morbida grassezza di questo formaggio quando è più giovane ben sposa l’acidità degli champagne, mentre un Grana più stagionato, con i suoi sapori che tendono a una certa piccantezza, risulta semplicemente appagante con la rotonda maturità di un millesimato con qualche anno di cantina sulle spalle.
Dipende dai gusti, ovviamente, pertanto in questa sede proverò a consigliare quattro champagne (da 30 a 150 euro) per altrettante stagionature del Grana-Padano, quindi dal tradizionale DOP alla declinazione “oltre 16 mesi”, per arrivare al più pregiato “Riserva – oltre 20 mesi” e chiudere in bellezza con il 25 mesi Taglio Sartoriale, una sorta di estremizzazione nella quale l’idea di un “Grana-Padano su misura” nasce nel 2009 dal desiderio del Consorzio di mostrare come questo formaggio DOP possa sorprendere con le diverse stagionature, quindi con aromi unici in grado di esaltare l’accostamento con un grande champagne. Vediamo.
Grana-Padano DOP
Gustosissimo nella sua immediata gustosità che riporta chiaramente alle caratteristiche del latte e della panna. Pulito, piacevolmente grasso in bocca, ma mai saturante, ottimo anche sulla Bresaola o in crema su tartine come la gustosissima “Rucola e Grana” della romana Enoteca Achilli al Parlamento.
Abbinamento consigliato: Lanson Black Label (50% Pinot Noir, 35% Chardonnay, 15% Pinot Meunier).
Non svolgendo la malolattica, è uno champagne chiaramente improntato alla freschezza, franco e teso, con una delicata base fruttata che richiama il Pinot. Lascia la bocca perfettamente pulita e fresca (ma non vuota, beninteso…), per questo è perfetto con il Grana giovane.
Grana-Padano DOP “Oltre 16 mesi”
Attenua la sensazione di grassezza (è più burroso che pannoso) per farsi più fitto e netto nel gusto, ovvero saporito ma senza arrivare alla piccantezza. Ben esprime la “granulosità” palatale tipica di questo formaggio, tanto che una scaglia tira l’altra. Per un aperitivo di maggiore spessore.
Abbinamento consigliato: Pierre Gimonnet Cuis 1er Cru (100% Chardonnay).
Champagne di straordinaria gradevolezza, nel quale la tensione dello Chardonnay e la spiccata acidità risultano perfettamente integrate con una materia fine e sottile che tocca anche le dolcezze della frutta tropicale. La spalla acida si “contrappone” alla pastosità del formaggio, la lieve dolcezza ben accompagna il gusto saporito.
Grana-Padano DOP “Riserva” (20 mesi)
Formaggio importante, strutturato, di gusto ricco e pieno, non proprio piccante, ma decisamente intenso, per questo non aggressivo bensì appagante. In altre parole, sapido, ma soprattutto complesso, sui ricordi di frutta secca e glutammato (brodo) sulla matrice burrosa di fondo.
Abbinamento consigliato: Taittinger Millésime (50% Pinot Noir, 50% Chardonnay).
Sono veramente in pochi a conoscerlo, ma chi lo assaggia ne rimane stregato. E sia con la difficile annata 2003, sia con l’ottima 2004, sia con l’ultima 2005 questo champagne conquista pervia della sua rotonda gustosità, della sua finezza anche nella bollicina, del suo bell’intreccio tra dolcezza e sapidità. Perfetto, dunque, per esaltare lo spessore del Grana Riserva. Da aperitivo rinforzato (a patto di avere una cena in grado di tenere testa a siffatta entrée) o anche per concluderla degnamente…
Grana-Padano DOP “Taglio Sartoriale” (25 mesi)
Forse la massima espressione (almeno per ora…) di questo formaggio. Amplifica le caratteristiche del Riserva, facendosi profondo e sfaccettato, con una lieve e accattivante tendenza alla piccantezza sulla gustosissima sapidità. Lunga persistenza palatale. Formaggio da intenditori.
Abbinamento consigliato: Veuve Clicquot Cave Privée 1990 (57% Pinot Noir, 32% Chardonnay, 11% Pinot Meunier)
L’unica etichetta che permette di gustare uno champagne importante di lungo invecchiamento (17 anni sui lieviti e 22 in totale…) senza accendere un mutuo, visto che si trova sui 150-160 euro. Ha complessità e immediata piacevolezza, maturità e freschezza, base fruttata e sviluppo salino/minerale. Un capolavoro che in guida ha conquistato la categoria de “I Miti”. Con il Grana stagionato per regalarsi un momento di piacere.
Buongiorno Sig. Lupetti, mi avvicino da poco al fantastico mondo dello champagne ed il suo sito é stato ed é la risposta competente ed esaustiva al bisogno di conoscenza che la passione mi genera per l’argomento. Ho un Pierre Gimonnet et Fils Cuvee Special Club Brut Millesime 2002, nel suo sito ho trovato pochissime volte il nome di questa maison, vorrei chiederle qualche informazione a riguardo ed ovviamente un parere su questa bottiglia nello specifico. Grazie angelo
Piccolo produttore di Choully, legato a doppio filo allo Chardonnay, ovviamente. È sempre stato recensito nelle varie edizioni della guida “Grandi Champagne”, anche per questo motivo non lo trova nel sito… Comunque, si tratta di un blanc de blancs molto varietale e delicato che piace invariabilmente a tutti.
Saluti