Anteprima Comtes de Champagne Rosé 2005: caspita quanto è buono!
Avevo presentato qui il Taittinger Comtes de Champagne 2002, annunciando anche che a seguire sarebbe arrivata la versione omologa in rosa. Ebbene, ecco il Comtes de Champagne Rosé 2005, anch’esso in anteprima mondiale.
Questo eccellente champagne è uno dei primi rosé tra le cuvée de prestige, nato con la vendemmia 1970. A differenza del fratello blanc, gran parte dello Chardonnay lascia posto al Pinot Noir della Montagne de Reims (prevalentemente da Ambonnay), per un assemblaggio pari a 30/70 rispettivamente, mentre la parte in rosso del Pinot (12-15%) è fatta solo con uve di Bouzy. A ogni modo, tutte le uve impiegate sono rigorosamente 100% Grand Cru. Sempre rispetto al Comtes blanc, infine, la maturazione nelle cantine è più breve (5 anni) e anche la produzione molto più contenuta, solo 40.000 bottiglie.
La 2005 è stata un’annata complessivamente calda e secca.
Dopo un inverno rigido, ma poco piovoso, la primavera è stata piuttosto dolce con pochi picchi di caldo. In vigna, la fioritura è iniziata intorno al 15-19 giugno, alla quale è seguito un periodo piovoso fino ai primi di luglio; quindi è iniziata l’estate, prima calda, poi fresca ad agosto. La vendemmia ha avuto inizio il 12 settembre in un clima di dolcezza e di umidità, ma la ventilazione ha garantito uve sane. Il raccolto è stato comunque abbondante, con lo Chardonnay che ha dato vini di ottima qualità caratterizzati da freschezza, mineralità, generosità e lunghezza. Il Pinot Noir, invece, ne ha dati di netti, ampi e vinosi; nel Comtes Rosé la percentuale in rosso è stata pari al 12%.
Prima di andare a scoprire questo Comtes Rosé 2005, però, vediamo un attimo le altre annate prodotte nel corso di questo decennio, in modo da avere un quadro complessivo di questo grande vino e apprezzare ancor meglio l’elevato spessore di questa ultima annata.
Comtes de Champagne Rosé
2000
Naso affascinante, o meglio invitante nell’espressione fruttata ricca e morbida, fusa e bellissime nuances di tabacco. Bocca integra, gustosa, valorizzata da una bollicina finissima e ritorni di frutto ancora morbido ma soprattutto fragrante, sostenuto dalla classica mineralità, ora sottile.
E chiude proprio su questi toni leggeri, delicati, non riuscendo, a differenza del fratello blanc, a superare i limiti dell’annata.
Voto: 89/100
2003
Olfatto nel quale le spezie orientaleggianti si fondono a toni fruttati più aciduli che rossi, questi ultimi incentrati sul ribes. La componente fruttata è arricchita anche da spunti di pesca noce che confermano uno sviluppo olfattivo complesso, via via più scuro e dolce.
Al palato il valore della materia è evidentissimo, soprattutto per via dalla componente minerale che mitica la possanza dell’annata. Champagne elegante e di bella beva, conferma di una generazione di fuoriclasse nonostante l’annata torrida.
Voto: 90/100
2004
Con un punteggio di 93/100 questo millesimo lo trovate recensito nella guida “Grandi Champagne 2012” .
2005
Wow che naso! È denso ma leggero, complesso e invitante, freschissimo, con un gran frutto che ricorda non solo il lampone ma anche l’arancia rossa, sempre più protagonista su un fondo minerale. Bocca straordinaria per la materia, polposa e rotonda, che esalta i ritorni di frutto perfettamente coerenti con i riconoscimenti olfattivi, oltre a gustose note asciutte e naturalmente amaricanti di thè.
Ha una bollicina perfetta, finissima, è sapido, giustamente asciutto, appena – e correttamente – tannico, di ampia e lunghissima persistenza fruttata.
In fin dei conti è buonissimo, anche per via della beva irresistibile, tanto da essere uno dei migliori Comtes Rosé di sempre.
Voto: 94/100
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