Champagne: sta per iniziare la vendemmia 2020!
Al via la vendemmia in Champagne, visto che già oggi in alcuni villaggi dell’Aube si potrebbe raccogliere il Pinot Noir e il Meunier, mentre quest’ultima uva potrebbe essere portata in cantina a partire da domani anche in alcuni villaggi della Marne! Curioso, però, che oggi la vendemmia possa iniziare, ma senza conoscere la resa autorizzata, dal momento che solo domani, il 18 agosto, SGV e UMC si riuniranno per la terza volta dopo due fumate nere! Non era mai successo da quando esiste il CIVC e se neanche domani si dovesse trovare l’accordo, allora deciderà il Prefetto tramite l’Inao.
Dopo un’annata di quantità e una di eccellenza, sebbene entrambe dall’andamento bizzarro, anche la 2020 promette bene. È un’annata calda e, secondo il CIVC “precoce” (termine che non piace a Jean-Baptiste Lécaillon), con un ciclo vegetativo regolare che ha accelerato nelle ultime settimane e uno stato sanitario delle uve perfetto. Ovviamente, le maturità sono ideali (ben oltre i 10° per tutte e tre le varietà), le acidità ottime per via del fresco serale e qualcuno già parla di una replica con la 2019, se non addirittura di un nuovo trio delle meraviglie dopo 1988-1989-1990. Come al solito è troppo presto per i trionfalismi, ma le premesse per un’altra, grande annata ci sono tutte.
Qui di seguito le date di inizio vendemmia nel Dipartimento della Marne (in Aube si parte tra oggi stesso e il 22) ricordando che queste date rappresentano un’indicazione, poi ciascuno è libero di iniziare quando vuole, come spiegherò dettagliatamente nel libro La Mia Champagne.
Bonne vendange à tous!
AGGIORNAMENTO 19 AGOSTO
Ieri, all’ultimo appuntamento utile prima dell’intervento del Prefetto, UMC (le maison) e SGV (i vigneron) hanno trovato sull’accordo sulla resa della vendemmia 2020: 8.000 Kg/ettaro. Anzi 7.000, perché 1.000 Kg sono opzionali: saranno sì vinificati, ma saranno imbottigliabili soltanto nel 2021 e qualora le condizioni economiche siano cambiate. Come ho scritto su Instagram, è un peccato, perché buttare al vento una buona parte di quanto la Natura ha donato (la 2020 sarà un’eccellente annata, oramai appare chiaro) denota mancanza di coraggio. E forse anche miopia di vedute…