I tre assi di Berlucchi: ‘61, Nature e Chardonnay
Uno Chardonnay tutto italiano, capace di illuminare, infondere luce, gioia e ottimismo anche in un momento storico difficile come questo. Ecco come mi appare, al primo approccio, la nuova annata 2013 (seconda per questa etichetta) del ‘61 Nature Blanc de Blancs Brut di Berlucchi, assaggiato in rigoroso silenzio, a casa mia, con solo il rumore della salvifica pioggia a farmi compagnia.
Siamo, dunque, in Franciacorta, ormai consolidato microcosmo di bollicine italiane di successo nel quale Berlucchi è il precursore, colui che per primo ci ha creduto e investito. E, oggi più che mai, Franciacorta significa terra di spumanti dalle interpretazioni sempre più personali e un savoir-faire ormai consolidato, in grado di gestire uno dei disciplinari più severi immettendo sul mercato vini tecnicamente ineccepibili e, allo stesso tempo, di grande personalità. Per riuscire a fare questo, ci vogliono uomini coraggiosi, uomini che qui hanno osato e hanno trasformato un territorio storicamente solido nella produzione di vino rosso nella zona di riferimento per le bollicine italiane di pregio nel mondo. Se volessimo definire il momento esatto in cui è stata sancita la nascita di questa importante Denominazione italiana, dovremmo tornare al 1955, quando un giovane e talentuoso enologo, Franco Ziliani, incontra Guido Berlucchi, nobile vignaiolo discendente della famiglia Lana de’ Terzi. Pochi anni dopo, nel 1961, sarà lui a firmare le prime tremila bottiglie di Pinot di Franciacorta fatto “alla maniera dei francesi”. Di questa affascinante storia ho scritto su questo sito e chi avesse piacere di leggerla la trova qui.
Il numero ‘61 in Berlucchi non rappresenta soltanto il vino che omaggia gli inizi di Franco Ziliani, neanche una gamma, ma addirittura due collezioni: la Classica (Brut, Satèn e Rosé) e la Nature, nata nel 2009 e ora composta anch’essa da tre Franciacorta (Brut Nature, Nature Rosé e Nature Blanc de Blancs), con quest’ultimo nato soltanto con la vendemmia 2012. E per Arturo Ziliani, lo ‘chef de cave’ di Berlucchi, un vino da sole uve Chardonnay privo di dosaggio rappresenta l’essenza dello spirito franciacortino, l’espressione più pura della sua geologia, del suo clima, per via della sua pulizia, del suo essere naturale. Nel caso del Nature Blanc de Blancs, le uve provengono dalla porzione centrale del grande vigneto di proprietà ‘Arzelle’. Piantato a 10.000 ceppi/ettari su un terreno morenico profondo e dall’ottima esposizione al sole, come conferma lo stesso nome del vigneto che, in dialetto, significa “campo assolato”, ha una resa piuttosto limitata, che nel 2013 è stata pari a 8.800 Kg/ettaro.
Un’annata difficile la 2013, che già al momento del germogliamento si palesava come la più fredda e piovosa degli ultimi dieci anni. La primavera si è poi caratterizzata per i diversi sbalzi termici associati ad alcuni eventi piovosi verificatisi in fioritura, che ne determinarono un’allegagione stentata, ovvero una riduzione del potenziale produttivo a vantaggio di un importante incremento qualitativo. I primi timidi tentativi di vendemmia cominciarono intorno al 25 agosto e proseguirono fino a metà settembre. Una maturazione molto lenta e graduale in un periodo dell’anno in cui le escursioni termiche sono, solitamente, più accentuate e che ha immediatamente presentato acini dall’enorme potenzialità.
Successivamente, le uve sono state raccolte rigorosamente a mano e portate rapidamente in cantina dove, fondamentali, ci sono le 8 grandi presse Coquard a piatto inclinato di cui dispone la Berlucchi e che permettono una pressatura lenta e graduale dell’uva a garanzia di un mosto selezionato, limpido, perfetto. I vini che compongono il ‘61 Nature Blanc de Blancs 2013 provengono esclusivamente dalle primissime frazioni di questa pressatura, il cosiddetto mosto fiore, pari per questa annata a 30 litri per ogni 100 chili d’uva. Al termine della prima fermentazione il vino viene poi trasferito in serbatoi avendo cura di conservarne i sedimenti nobili, che gli conferiranno maggior struttura e complessità. Nel frattempo, però, una selezione dei migliori vini base è stata invece vinificata in barrique di secondo o terzo passaggio per essere poi sottoposta al medesimo affinamento che, grazie al legno, acquisterà in complessità e terziari. Il Franciacorta Berlucchi ‘61 Nature Blanc de Blancs 2013 è rimasto in maturazione cinque anni sui lieviti, senza successiva aggiunta di dosaggio, e dopo la sboccatura ha riposato in cantina altri 6 mesi.
‘61 Nature Blanc de Blancs 2013
100% Chardonnay
Un olfatto di una luminosità, di una definizione e di una raffinatezza da applauso, che apre su sfumature di fiori e frutti esotici, maracuja, carambola, bergamotto, timo limonato e sfuma, con l’evoluzione, sul candore del narciso, la dolcezza del confetto, nei rimandi di burro e agrumi. Affiora, se lo si attende, un’intrigante nota di grafite a rendere chiaroscurale un ventaglio aromatico di eccezionale luminosità e purezza. Stupendo anche lo svolgimento gustativo: il sorso si solleva e diviene immediatamente sinuoso, avvolgente e freschissimo, con un’energia acido/agrumata e una distribuzione salina impeccabile. La chiusura, ampia e piacevolmente asciutta, è caratterizzata da note di pompelmo, dissetanti e rinfrescanti. Stupisce in classe e piacevolezza raggiungendo, così, le vette della categoria.
Voto: 91/100
Berlucchi, ha dimostrato ancora una volta di essere ritornata con prodotti di gran classe, capaci di esibire, fin da subito, una ricerca verso l’assoluta qualità. Elevandosi così, ancora una volta, sul podio dei migliori produttori di Franciacorta.