Chi si rivede… l’annata 2007! In rosa e secondo Gosset
Una piccola premessa, se permettete. La guida Grandi Champagne 2020-21 è uscita da poco più di un mese e mezzo e il successo ottenuto da questa nuova edizione è commovente. La ‘Limited Edition’ venduta en primeur ha praticamente doppiato i numeri dell’edizione 2018-19, mentre i primi dati di vendita della versione ‘classic’ fanno ipotizzare un sold-out ben prima di quanto sperato. Il tutto considerando che la guida non è ancora in vendita su questo sito, ma solo in libreria e nei più noti canali di diffusione via web. Per ora. Più d’ogni altra cosa, però, a farmi particolarmente piacere sono stati i commenti ricevuti, veramente entusiasti e rivolti in maniera particolare a sottolineare una crescita rispetto alla scorsa edizione che ha stupito tutti.
Che dire? Ancora una volta grazie, grazie e grazie!
A proposito di guida, nell’edizione 2014-15 recensivamo un grande champagne rosé a firma Gosset: il Célébris Rosé 2007. Era la terza declinazione in rosa della cuvée de prestige della maison (Célébris), dopo il debutto con la vendemmia 1998 e l’insolita sfida con la 2003. Sebbene giovane (ricordate che i grandi vini hanno bisogno di tempo e che Gosset non svolge neanche la malolattica…) quello champagne ci ha sempre colpiti e si è ripetuto sia con l’edizione 2016-17, sia con la 2018-19. E con l’attuale? Chiederete giustamente. L’abbiamo riassaggiato, certo, ma abbiamo preferito dare spazio ad altre etichette Gosset, però non potevamo non parlarne, nonostante si tratti del quarto assaggio. Bene, eccolo!
Oramai sapete tutti che Gosset non è la più antica maison de champagne, ma è il più antico produttore di vino della Champagne, con una tradizione di quasi cinque secoli. Comunque, Gosset produttore di champagne ha sempre avuto un rapporto particolare con i rosati: il non millesimato Grand Rosé rappresenta ben il 30% dell’intera produzione. Invece, la versione millesimata ha sempre rappresentato una chicca: una volta Gosset produceva un rosé vintage, denominato Cuvée Suzanne, che è poi ‘rinato’ nel 1998 in seno alla linea Célébris, come detto prima. Fatto di sole uve Grand Cru, con quelle per la parte in rosso che provengono esclusivamente da Bouzy e Ambonnay. I vini sono fermentati in acciaio e, fedeli alla migliore tradizione della maison, non svolgono la malolattica. Da notare che l’assemblaggio, sebbene si tratti di un rosato, è più legato allo Chardonnay che al Pinot Noir, ma l’uva bianca è il cardine stilistico di tutti gli champagne Gosset. Dopo il tiraggio, la maturazione sui lieviti del Célébris Rosé 2007 si è protratta per ‘soli’ 6 anni e, al termine, è stata aggiunta una liqueur con 5 g/l di zucchero. Lo champagne riassaggiato non è un dégorgement tardif, ma ancora quello originale, questo perché la maison, salvo rari casi, predilige maturazioni con i vini già degorgiati.
Célébris Rosé 2007
41% Pinot Noir, di cui il 7,5% in rosso, 59% Chardonnay
Va innanzitutto segnalato il colore molto particolare di questo champagne, tra l’oro rosa e l’occhio di pernice, che conduce a un naso assolutamente in linea con l’annata nella sua innegabile eleganza. Ha, infatti, una certa maturità di fondo, sulla quale poggia innanzitutto il frutto (rosso e di bosco) che, con un minimo di attesa, si arricchisce di grassezze tipo fior di fragola, speziature dolci, mineralità da pietra focaia. Non è, comunque, un naso generoso, bensì quasi rigido, rigoroso, serioso. Una bollicina elegantissima mette di fronte a una freschezza che proprio non ti aspettavi, neanche considerando la proverbiale acidità dell’annata. Ha una leggerezza inaspettata che non significa mancanza di incisività, ma grandissima finezza e non minore freschezza. Ha armonia e una lodevole integrazione, ha materia ma non è mai concentrato, è brillante, con uno sviluppo legato alla mineralità, agli agrumi, al tamarindo e a un tocco di thè rosso, peraltro tipico dei grandi rosé. Chiude salino e rocciosamente fresco, lasciando il desiderio di un nuovo sorso. Si ri-riconferma…
Voto: 94/100
Aspettiamo con grande curiosità il prossimo Célébris Rosé, nel frattempo ci godiamo questo 2007 che non sembra dare alcun cenno di cedimento. Ha un’accessibilità che non ti aspetti da un ‘top rosé’, ha una freschezza spiazzante nonostante la no-malo e la bontà dell’annata, ha una versatilità che gli permette di spaziare dal grande salmone (Upstream) a un bel Parmigiano-Reggiano 30 mesi di Montagna, dalla Spalla Cotta (Squisito) a una bella Carbonara, ma provatelo anche per puro piacere, da solo… Più che la conferma dell’annata, la conferma di Gosset. Come se ce ne fosse bisogno…
Gli champagne Gosset sono distribuiti in esclusiva da:
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