De Venoge: da ‘20 Ans’ a… ‘30 Ans’!
Gli anni Duemila, oltre che il caldo, in Champagne hanno portato una nuova tendenza: i dégorgement tardif. Se, prima di allora, era solo Bollinger con l’R.D. e, in parte, Krug con i Collection a riproporre delle vecchie annate tenute sui lieviti più a lungo dell’originale, poi in diversi hanno iniziato ad accodarsi. Tra i primissimi in tal senso De Venoge, grazie all’intuito (e alla passione…) di Gilles de la Bassetière, più che semplicemente guida della maison (ne è il presidente), vera anima di questa. Gilles si rese conto che nelle cantine c’era un vero e proprio tesoro, una collezione straordinaria di vecchie annate che, in virtù di questa elevata disponibilità, potevano anche essere proposte agli appassionati in quantità limitata, oltre che costituire la memoria storica della maison, beninteso. Così, il debutto della Cuvée 20 Ans 1983 (dove i venti anni indicano il periodo passato sui lieviti) nel 2004 non segna soltanto l’ingresso di De Venoge sul mercato degli champagne dégorgement tardif, ma il lancio di un programma ambizioso: la disponibilità, su richiesta, di questi vecchi millesimati, appositamente degorgiati secondo gli ordini e recapitati all’appassionato acquirente entro un paio di mesi. Oggi, l’offerta di questa vinothèque è tra le più ricche in assoluto della Champagne: annate dal 1979 al 2006, come Millésime, Blanc de Blancs, Vin des Princes e Louis XV, in bottiglia e magnum, in quest’ultimo caso anche come rarissimo Rosé Vintage (1973, 1977 e 1989). Da notare che la 1977 è un’annata rarissima da trovare come millesimato e, a memoria, De Venoge è l’unica maison ad averla millesimata insieme a Louis Roederer con il Cristal. Tra l’altro, in occasione del cambio di sede, quindi con il passaggio nella splendida dimora storica del numero 33 di Avenue de Champagne a Epernay, la vinothèque è stata rifatta da zero in maniera più efficiente e suggestiva, con le bottiglie conservate sur lattes, sur pointe e alcune pure sulle pupitre.
Questo preambolo mi serve per introdurre un grande champagne della vinothèque De Venoge, uno champagne che è tornato per la terza volta, per l’occasione… dopo trent’anni sui lieviti! E che rappresentò anche il terzo e ultimo esempio della Cuvée 20 Ans (1983, 1985 e 1988). Sto parlando del Cordon Bleu Millésime 1988, che, tra parentesi, è un’etichetta che ritorna proprio ora con l’annata 2012 dopo una pausa di dieci anni. Ho assaggiato l’Extra-Brut 1988 lo scorso novembre in occasione di un passaggio da De Venoge per il saluto a Gilles, che, da gran signore qual è, mi chiede “cosa vuoi assaggiare?”. Non solo, mi tenta ulteriormente aggiungendo “possiamo prendere nella vinothèque una bottiglia a tua scelta…”. La tentazione è forte, ma, come un flash, mi ritorna in mente uno champagne De Venoge che tanto mi aveva colpito negli assaggi passati e che non dimenticherò mai, la Cuvée 20 Ans 1988 ed è proprio questa che chiedo di assaggiare a Gilles. Il quale mi dice “non c’è più, ma… c’è di meglio: la versione trent’anni, degorgiata quest’anno”, offrendomi però la possibilità di scegliere tra questo e il medesimo champagne degorgiato ‘à la volée’ giù nella vinothèque. Propendo per la prima versione, quindi quello etichettato come Extra-Brut 1988 e ora ricollocato nella gamma Cordon Bleu; rispetto alla Cuvée 20 Ans 1988 dell’epoca, questo ‘trentenne’ è stato dosato a 4 g/l in luogo del 1 g/l dell’altro.
Extra-Brut 1988
60% Pinot Noir, 20% Chardonnay, 20% Meunier
dég. feb. 2019 – Il naso fa immediatamente capire di trovarsi di fronte a un grande champagne. Uno champagne complesso e sofisticato, che riflette in maniera perfetta l’annata: ne ha l’insita freschezza, ma anche l’affascinante maturità, peraltro plausibile in un vino di trent’anni, sebbene questa sia molto meno insistente di quanto si potrebbe pensare, ovvero evolutiva, non ossidativa. Con grande eleganza, questo naso propone innanzitutto il frutto maturo e spunti di noce, accompagnati da note di torrefazione, di sottobosco, anche di toffee, e una vena minerale. Va ben oltre le conferme la bocca: profonda, verticale, ficcante. La grande freschezza è ancora più evidente, tanto da rendere l’assaggio vibrante, con un’acidità netta, potente, ma perfettamente integrata, quindi a dare progressione e succosità, mai durezza. Ha un’inaspettata densità di materia, coerenza con l’olfatto, splendido sviluppo tra dolcezze di frutto e sapidità. Chiusura delicatamente piccante, minerale, soprattutto sapida. Champagne esaltante, con il plus di non essere solo da appassionati, ma, anzi, talmente accessibile da poter far capire ai più sia la grandezza dell’annata, sia la straordinarietà degli champagne d’antan…
Voto: 96/100
Gli champagne De Venoge sono distribuiti in esclusiva da:
Première Italia – tel. 059/512373 – www.premiereitalia.it
Buongiorno, secondo lei c’è una ragione di natura tecnica il fatto che da 20a 30 anni sia aumentato il dosaggio, quasi che il maggior tempo sui lieviti abbia impoverito la struttura del vino, drenata in una sorta di autolisi e richiesto appunto un “rinforzo” a fine corsa?
Grazie
Il dosaggio non è una scienza esatta, nel senso che non esiste una formula universale. I produttori più seri assaggiano, fanno delle prove e poi decidono. In questo caso, evidentemente, la degustazione ha messo di fronte a uno champagne più equilibrato con un dosaggio più alto…
Salve Dott. Lupetti,
Ormai trovo inutile ripetere ad ogni mio commento i complimenti per i suoi articoli e le sue guide….sono diventate, di diritto, il faro per tutti gli appassionati di champagne italiani e non!!
Dopo questa piccola premessa, volevo chiederle informazioni su dove sia reperire questo extra brut 88 e il suo costo approssimativo (non sono ancora riuscito a trovare niente neanche su internet).
Il 1988 è il mio anno di nascita, oltre ad essere una delle annate migliori di sempre, quindi mi piacerebbe riuscire a trovare un pò di bottiglie da custodire nella mia cantina e degustarle ad ogni compleanno…..le chiedo quindi, quali altri degorgement tardif si possono trovare attualmente in commercio oltre a questo De Venoge e senza scomodare i più blasonati P3 di Dom Perignon o i collection di Krug, lontani purtroppo dalle possibilità di molti.
La ringrazio in anticipo e la saluto con molta stima. Francesco
Grazie! Davvero.
Le vecchie annate De Venoge sono regolarmente reperibili attraverso l’importatore ufficiale, che le farà avere quotazione e disponibilità.
Il prezzo dovrebbe essere piuttosto competitivo e la conservazione perfetta, visto che le bottiglie arrivando, secondo gli ordini, direttamente dalla maison.
Mi faccia sapere.
Grazie.
Ho già ricercato l’importatore….proverò a contattarlo, anche se ho qualche dubbio sulla loro disponibilità a vendere direttamente ad un privato.
Per quanto riguarda delle valide alternative a De Venoge, cos’altro si trova attualmente in commercio del millesimo 88??
Mi avevano parlato di un piccolo produttore che fa lunghi invecchiamenti… Guy Michel et Fils, cosa ne pensa?