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Da oggi Moët-Hennessy Italia distribuisce Ruinart

Prima con Krug e oggi con Ruinart la filiale italiana di Moët-Hennessy si uniforma alle altre di tutto il mondo distribuendo sul proprio territorio di competenza tutte le...
di Alberto Lupetti

logo Ruinart, prima maison dello champagnePrima con Krug e oggi con Ruinart la filiale italiana di Moët-Hennessy si uniforma alle altre di tutto il mondo distribuendo sul proprio territorio di competenza tutte le maison di champagne del gruppo destinate all’export, quindi Moët & Chandon, Dom Pierre Pérignon, Veuve Clicquot, Krug e, appunto dal 2 aprile, anche Ruinart. Che è la più antica maison di champagne in assoluto, fondata il 1 settembre 1729 da Nicolas Ruinart, nipote di Dom Thierry, monaco benedettino che unì le sue esperienze enologiche e le sue geniali intuizioni a quelle di Dom Pérignon.

La sede di Reims si trova sopra ad antichissime cave di epoca gallo-romana dette crayères e, nel corso del tempo, queste cave furono abilmente riconvertite in cantine sotterranee, ruolo che “rivestono tuttora”. Da notare che sono di una tale bellezza che già nel 1931 furono elette Monumento Nazionale. Nel 1963 Ruinart viene acquistata da Moët & Chandon, che ha l’intelligenza di lasciarle la piena autonomia nella conduzione della cantina, ma ne prende saldamente in mano le redini commerciali.

Oggi Ruinart è una piccola maison (poco sopra il milione di bottiglie) di grande reputazione i cui champagne sono fortemente legati allo chardonnay. La produzione, recensita nella guida Grandi Champagne 2012 si articola su tre non millesimati (R, Blanc de blancs e Rosé) e due cuvée de prestige (Don Ruinart e Dom Ruinart Rosé), tutti plasmati dallo chef de cave Frédéric Panaïotis, un giovane di eccezionale talento. Esiste anche un millesimato davvero molto buono (almeno nelle due annate in cui l’ho assaggiato: 2002 e 2004), ma per ora è ancora riservato al solo mercato francese.

Riparlerò a breve di Ruinart, anche perché l’assaggio in anteprima delle nuove annate mi ha davvero colpito. Nel frattempo auguro buon lavoro allo staff di Moët-Hennessy Italia per questa nuova sfida che spero ricca di soddisfazioni.

Chef de cave di Ruinart Frédéric Panaïotis e una bottiglia di Champagne Ruinart
Lo chef de cave di Ruinart Frédéric Panaïotis, ritenuto tra i più sensibili e talentuosi della categoria. Sulla guida Grandi Champagne 2012 trovate una sua esauriente e non meno interessante intervista.

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7 risposte a “Da oggi Moët-Hennessy Italia distribuisce Ruinart”

  1. Buongiorno

    Un suo giudizio su Veuve Cliquot ” La grande Dame”

    Complimenti per questo bel sito.

    Cordiali saluti

    Gianfranco

    • Purtroppo fa parte del gioco. Nel senso che può capitare e dopo tutto questo tempo (ora siamo al 2006 sul mercato) il venditore non gliela reintegrerà mai…

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