Il saluto di Richard è col botto: ecco il Dom Pérignon 2008!
Anno incredibile il 2018 per lo champagne. C’è stata una vendemmia a dir poco unica e sono usciti diversi ‘mostri’ di vini targati 2008. Il primo di questi ‘mostri’ è stato il Cristal, già presentato in anteprima su Grandi Champagne 2018/19, poi, cioè ora, sono usciti il Sir Winston Churchill 2008 di Pol Roger e a seguire, o meglio dal prossimo 1 novembre, pure il Vintage 2008 di Dom Pérignon. Entrambi attesissimi, ci metteranno di fronte a un grosso problema: anche involontariamente, i più tenderanno inevitabilmente a fare il paragone con il Cristal, alla luce degli strepitosi risultati raccolti da quest’ultimo sia in termini di punteggi, sia di vendite (è praticamente sold-out).
Ovviamente, questa non è la sede né per fare paragoni (ci sono tanti appassionati battaglieri pronti a farlo, io, al massimo, mi limiterò a fare l’inviato di guerra…), né per parlare del SWC 2008 (lo farò più avanti…), quindi corro subito a togliere il velo dal preannunciato capolavoro di Richard Geoffroy. L’ultimo che lo vede ancora in sella come chef de cave al momento del lancio, perché il 31 dicembre Richard andrà in pensione (si fa per dire: si dedicherà alla produzione di Sake e credo non solo…) e dal 1 gennaio 2019 lo chef de cave di Dom Pérignon sarà Vincent Chaperon, al suo fianco da ben 13 anni e suo braccio destro proprio dal 2008. Non a caso, il Dom Pérignon Vintage 2008 sarà proposto pure in serie limitata ‘Chef de Cave Legacy Edition’, con etichetta metallizzata e le firme dei due chef de cave…
L’attesissimo Vintage 2008 arriva dopo il Vintage 2009 e dopo una maturazione sui lieviti insolitamente lunga per i canoni di questo champagne. Lo stesso Richard Geoffroy ha dichiarato che “Dom Pérignon libera l’annata 2008, affrancandola da una lettura troppo letterale dei canoni dello Champagne”, nel senso che rivela la sua unicità, proponendosi tanto come “il paradosso di un nuovo classico” quanto come “invitante e misterioso”. E per Richard il Vintage 2008 “contribuisce notevolmente alla comprensione generale della vendemmia 2008 in Champagne”. Insomma, più che un Dom Pérignon figlio della sua annata, una grandissima annata secondo Dom Pérignon. Un’annata che riporta ai fasti della 1988, ma che con il tempo potrebbe rivelarsi addirittura migliore. E, come tutte le annate eccezionali, la 2008 ha avuto un andamento veramente difficile, con soltanto il mese di settembre a salvare l’annata all’ultimo momento, quasi inaspettatamente, ripetendo ancora una volta il ‘miracolo champenois’.
Avevo avuto modo di assaggiare in super anteprima il Vintage 2008 lo scorso 25 gennaio, ma Richard mi aveva chiesto la massima riservatezza, quindi niente foto né appunti. L’impressione fu di un grande Dom Pérignon, ma… non saltai dalla sedia, devo dirlo. Però, ben conoscendo le enormi capacità di crescita di questo champagne con il passare del tempo, non mi ero preoccupato più di tanto, riservandomi almeno un paio di assaggi successivi. D’altronde, prima della sua uscita, il Cristal 2008 l’avevo assaggiato non meno di quattro volte e con dégorgement diversi. Quindi… aspettare.
Finalmente, ho riassaggiato il Vintage 2008 altre tre volte, all’Abbazia il 3 ottobre, allo Château Trianon alcune ore più tardi e a casa mia ieri, 15 ottobre. Nelle prime tre degustazioni ho avuto al mio fianco Vania Valentini, nell’ultima Federico Angelini. Perché, oramai lo sapete, preferisco assaggi di gruppo, con confronto di sensazioni, a quelli in solitaria. D’altronde, lo spirito della guida è proprio questo.
Vabbè, com’è andata? Ecco.
Dom Pérignon Vintage 2008
50% Pinot Noir, 50% Chardonnay
(8 anni sui lieviti, 5 g/l)
(3 ottobre) Metti il naso nel calice e trovi, piacevolmente confortato, ‘lui’, Dom Pérignon, con le sue inconfondibili note ora accompagnate da un’anima elegantissima più che scalpitante, profonda e raffinata, viva più che semplicemente fresca. È uno champagne di una finezza pazzesca che, curiosamente, appare più legato allo Chardonnay di quanto non sia in realtà, al punto di ‘borgogneggiare’. L’attacco in bocca sembrerebbe riportare al naso, invece… ecco all’improvviso l’energia, la spinta dell’annata: il vino si fa teso e succoso, verticale e tremendamente minerale, con ritorni agrumati prima di una finale asciutto di craie. È un classico Dom Pérignon, ma è un grande Dom Pérignon. Meglio: è un 2008 secondo Dom Pérignon, perché c’è l’annata con il carattere dell’etichetta, perfettamente fusi, armonici. Ed è, lo ripeto, elegantissimo, anche nella bollicina. Ha una lunghissima strada davanti a sé e oggi è più piacevole che complesso. Per questo, il grande pubblico lo berrà con puro godimento, ma l’appassionato avrà la pazienza di tenerlo un paio di anni (almeno…) in cantina.
(15 ottobre) Non c’è niente da fare, il primo approccio con questo champagne lo rivela assolutamente come Dom Pérignon. E ne rivela pure i suoi ‘tipici opposti’: assolutamente fresco, pur essendo maturo; cremoso, anche per via delle note di nocciola, ma verticale; agrumato al fianco del corredo fruttato, con la mineralità non intensa, bensì finemente giocata sulle note di polvere pirica. Soprattutto è elegantissimo. Bocca… beh, che gli manca? Vellutata, anzi setosa, con un’acidità presente ma mai tagliente o eccessiva, ovvero perfettamente integrata, così il vino risulta intenso più che banalmente potente, burroso ma succoso, ora sì sostenuto dalla tipica mineralità, con uno sviluppo via via sempre più sapido. Uno sviluppo di una distensione, di una lunghezza veramente infinito. La sua forza sono la leggerezza e la piacevolezza uniche. E non è poco.
Voto: 99/100
(hanno partecipato alle degustazioni Vania Valentini e Federico Angelini)
Vi aspettavate il 100/100? Delusi? Io no. Anzi, tutt’altro. Infatti, sono sereno e soddisfatto. Sereno perché ho avuto la fortuna di assaggiare e riassaggiare questo champagne e farlo nelle migliori condizioni possibili, (smettiamola di dare credito agli assaggi di decine di vini in sequenza agli eventi o alle fiere! Questi possono dare una prima idea, ma da qui allo scriverne…), perfino con tre bicchieri diversi. Soddisfatto perché oggi è proprio quello che mi aspettavo. A proposito di questo benedetto punteggio (croce e delizia di ogni critico, ma il mercato questo vuole!), innanzitutto, si tratta del più alto ‘rating’ mai tributato a un Dom Pérignon Vintage al debutto, in seconda battuta sapete che io, anzi noi di LeMieBollicine e Grandi Champagne assegniamo sempre un punteggio che è la fotografia attuale dello champagne, non in prospettiva. E oggi questo champagne non è da 100, ma lo sarà senza alcun dubbio quando si ripresenterà come P2 (al quale, altrimenti, dovremmo dare 101 o 102…).
Insomma, quel ‘diavolo’ di Richard Geoffroy ha colpito ancora: ha dato vita a un Dom Pérignon figlio di una grandissima annata che con noi oggi sta giocando a nascondino. Si rivela eccezionale ma poi scappa subito. Ritorna con la sua energia, ma te la nasconde dietro l’eleganza. Ti punge con la sua potenza, ma poi ti confonde con la sua leggerezza… Già, la sua leggerezza, che lo rende incredibilmente accessibile. Forse pure troppo in questo momento… Lo stesso Richard ha detto in proposito “alla spiccata acidità, Dom Pérignon aggiunge profondità e complessità. L’acidità è meno caricaturale, più integrata, come inguainata. Rivisitare l’archetipo invita qui a un’esperienza completamente nuova, più sofisticata, più intrigante, ad andare oltre, molto più lontano”. In effetti, l’acidità del Vintage 2008 appare come addomesticata, quasi discostandosi dall’intensa carica energetica, dalla concentrazione di questa propria di altri 2008. Per un risultato senza dubbio intrigante, però. Sì, sono pienamente d’accordo, il Vintage 2008 si mostrerà in tutta la sua magnificenza con il tempo. Già, il tempo. Richard parla di “andare oltre, molto più lontano” e in questo momento il Vintage 2008 è più un piacere che complessità. Quest’ultima arriverà con il tempo. Ed è giusto che sia così.
Gli champagne Dom Pérignon sono distribuiti in esclusiva da:
Moët-Hennessy Italia– tel. 02/6714111 – www.moethennessy.it
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66 risposte a “Il saluto di Richard è col botto: ecco il Dom Pérignon 2008!”
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Buongiorno Alberto.
Gran bella recensione, come sempre del resto.
Dice che questo dp 2008 ha ricevuto il massimo punteggio fra i vintage dp all’esordio. Sbaglio o anche al vintage 1996 aveva tributato un gran bel 99/100?
Punteggio che poi è “rimasto lì” anche nella declinazione P2. Quindi il salto di un punto per arrivare al mitico 100 non c’è stato.
Salto che invece ha fatto, anzi un saltone direi, il 1995 che il 100 lo ha preso nella declinazione P2.
Quindi senza assolutamente dubitare del suo giudizio (e ci mancherebbe!!) cosa questo 2008 ha che il ’96 non ha avuto?
Ancora complimenti per tutto il lavoro che fa.
Buona giornata.
Gabriele
Grazie!
Attentissimo a tutti i miei articoli, accidenti, però quando tributai 99/100 al Vintage 1996 si trattava di una degustazione avvenuta doversi anni dopo il debutto, invece questo Vintage 2008 deve, di fatto, ancora uscire. Quindi, non ha dalla sua la maturità…
L’annata 1995 è stata molto sottovalutata ed è un’annata che si sta rivelando solo con il tempo, da cui il salto di cui parla. E, avendolo riassaggiato una decina di giorni fa proprio a fianco del P2 1996, sono sempre più convinto della sua superiorità.
Cosa in più il 2008 rispetto al 1996? L’eleganza, la finezza dell’acidità, per quanto giustamente presente.
Saluti
Buona giorno, una semplicissima curiosità. Non c’entra con questa recensione che lei ha fatto ma sullo campagne in generale. Avendo visto la storia instagram di Lacerenza con Lei mi è sorto questo quesito. Avete detto che il bicchiere di champagne va tenuto avvinato anche se si cambia bottiglia e si beve qualcosa di completamente diverso. Mi chiedevo il perché di questa scelta, cosa che con i rossi per esempio non si fa.
Grazie per la risposta!
In realtà si fa con tutti i vini… A essere proprio puntigliosi, il bicchiere andrebbe ogni volta ‘avvinato’ con il medesimo vino/champagne che si andrà poi a bere o degustare, in modo da non avere all’interno dello stesso calice elementi ‘contaminanti’. Però, quando i vino sono molto simili (ad esempio una serie di champagne non profondamente diversi tra loro) e la bevuta non è iper-tecnica, lasciare il bicchiere avvinato dal primo è assolutamente tollerabile….
Salve Alberto! Innanzitutto complimenti per gli articoli! Sono fantastici! Ho una curiosità, ho la fortuna di possedere un Dom Pérignon Œnothèque del 1962, volevo chiederle qual’e il livello del vino teorico che dovrebbe ancora avere ( essendo stata conservata comunque bene ) per essere ancora considerata di valore e bevibile diciamo?
Grazie in anticipo! A presto!
Accidenti! Trattandosi di un OE e non un Vintage, spero che il livello non sia sceso più di 1-2 cm rispetto al massimo, altrimenti sarebbe anormale…
Mi faccia sapere
Illustre Signor Lupetti onorato di conoscerla.. Quando si troverà in commercio questo fantastico Dom Perignon 2008 cortesemente ?? Se non sbaglio in un articolo lei scriveva che anche le annate 98-88-78 ovvero il ritorno del numero 8 sono tutte ottime annate per i vini ?? grazie, cordiali saluti 🙂 🙂
Sì, in Champagne abbiamo avuto una buona 1978, un’ottima 1998 e due eccezionali 1988 e 2008.
Ufficialmente il DP Vintage 2008 dovrebbe uscire il 1 novembre.
Grazie mille, sempre gentilissimo, cordiali saluti 🙂 🙂
Salve Lupetti.
ho messo le mani su due bottiglie di Dom Perignon 2008.. ora il grande dilemma è: stappare oppure no? So che dovrei aspettare ma la tentazione di assaggiarlo è forte, e considerando che settimana prossima sarà il mio compleanno.. la tentazione sarà ancora più forte.
Saluti
Beh, visto che ne ha due… non mi farei troppi problemi!
😉
Buongiorno Alberto, si parlava dell’uscita sul mercato italiano, ad inizio novembre, del Dom Perignon 2008.
Io, però, ad eccezione della versione Legacy a cui non sono interessato, non ho ancora trovato, neppure sul mercato francese, alcuna bottiglia di DP 2008 in vendita.
Potrebbe darmi qualche delucidazione sul punto?
In effetti quello era l’annuncio. Invece, pare che solo ad alcuni stellati sia stato dato, mentre il mercato dovrà attendere il 2019…
Buongiorno Alberto, vorrei essere sicuro d’aver capito bene: uscirà anche le DP 2008 NON in versione Legacy. Cioè con l’habillage tradizionale e speriamo il costo solito di un DP vintage. Perché la versione Legacy è uscita con un costo ben superiore alla norma e magari una bottiglia da collezione ci sta, ma poi preferirei tenere in cantina un paio di bottiglie DP 2008 “ordinarie” (meno care) tanto il vino è lo stesso, giusto?
Esatto! uscirà il versione ‘normale’. Un po’ tutti gli ultimi DP, dal 2002, sono usciti sia in versione tradizionale, sia ‘speciale’. Comunque, la bottiglia è sempre ed esattamente la stessa, cambia solo l’habillage.
Naturalmente, il Legacy potrebbe diventare un pezzo da collezione, ma anche il DP 2008 normale lascerà il segano in tal senso.
Ed è senza dubbio un vino da grande invecchiamento
Buongiorno Alberto.
A tuo avviso, quale sarà il prezzo di uscita, più o meno?
Può trattarsi di una bottiglia da comprare anche come investimento? Dopo una decina d’anni generalmente di quanto aumenta il valore?
Grazie mille e scusa le molte domande
Emanuele
Il DP Vintage 2008 dovrebbe costare come le annate che l’hanno preceduto, al limite ci può stare un minimo attento (5-10 euro) per via del successo annunciato.
Sicuramente con il tempo aumenterà di valore, soprattutto la Legacy Edition, ma quanto è presto per dirlo… Dipende anche da quanto rapidamente andranno le vendite.
Ciao Alberto, intanto grazie per il tuo prezioso contributo.
Volevo chiederti se per caso avevi un’idea del prezzo di uscita di questo Champagne e di quanto, indicativamente, potrebbe aumentare di valore in un arco temporale di 10-15 anni.
Già che ci sono ne approfitto per chiederti se conosci qualche champagne simile a questi, che ho apprezzato moltissimo per tipologia, cremosi, grande beva, lunghissimi, mi hanno emozionato (e ovviamente a mio avviso grandissimo q/p)
Les Murgiers Francis Boulard extra Brut
Laherte Freres Le Millésime Deux Mille Six Extra-Brut Champagne 2006
Beh, come tutti i DP crescerà di valore con il tempo, anche considerando l’annata e il valore simbolico. Però dire quanto e in quanto tempo è impossibile…
Prezzo di uscita? Sarà allineato a quello dei Vintage che l’hanno preceduto, quindi con un piccolo aumento…
Les Murgiers è un ottimo champagne, un bellissimo Meunier in purezza; Laherte non li assaggio da un po’, ma li ricordo un po’ troppo legnosi e ossidativi…
Ciao, scusami, avevo un problema di visualizzazione dei commenti e non avevo visto né il tuo né il mio.
Quale pensi possa essere un buon prezzo per la Legacy? Grazie ancora per i tuoi preziosi contributi e per le tue risposte sempre precise ed esaurienti.
Non saprei… Le prime bottiglie sono uscite a 250 euro ed era già un prezzo speculativo, ora vedo che siamo già oltre 300…
Salve Alberto,
un paio di curiosità. Si sa se e quando uscirà il DP2008 Vintage “standard”?
Esiste un modo per verificare se una bottiglia di DP, soprattutto quelle più vecchie, é autentica o contraffatta?
Grazie e sempre complimenti per i suoi preziosi articoli.
Certo! Uscirà con l’anno nuovo. Per ora solo qualche Legacy…
Mica facile. Conoscendo bene DP, però, in base all’annata si riesce a capire qualcosa, ma non esiste una regolata da spiegare con poche parole…
Grazie del complimenti!
Se parlassimo di un Vintage 88?
In che senso? Oltre al fatto che è straordinario, naturalmente…
Mi scusi, mi riferivo al verificare l’autenticità di una bottiglia. Lei ha detto “in base all’annata si riesce a capire qualcosa”. Per non prendere un pacco, volendo acquistare un DP88, cosa dovrei guardare/valutare?
DP 88 falsi è difficile… comunque deve osservare la fattura dell’etichetta, eventuali indicazioni dell’importatore, la ‘coffe’ (la foglia di alluminio che ricopre il collo), magari confrontandoli con un DP più recente e di sicura provenienza. Inoltre, ovviamente, dipende anche dal canale di acquisto…
Buongiorno Alberto,
ieri sera ho avuto modo di stappare e provare questo DP 2008 Legacy Edition (comprato all’aeroporto di Heathrow a £130, quindi per chi passa da Londra…..). Packaging davvero molto bello. Il nettare di per se è buono anzi buonissimo, però non mi ha del tutto entusiasmato… Da uno champagne che riesce a strapparle gia al lancio 99/100 mi sarei aspettato qualcosa in piu. Al primo sorso, la sua mineralita e pulizia mi ha a tratti ricordato l’EBEO di VCP. Per poi palesare le sue varie sfaccettature nelle successive bevute. Spero di riuscire a riassaggiarlo nuovamente a breve e magari come primo della lista. Infatti la bevuta del DP 2008 è stata anticipata da quella con Billecart-Salmon e dal Ferrari Zero 2010 (piacevolissima sorpresa).
Le auguro un gran 2019 ricco di soddisfazioni.
Cosimo
È il problema dei vini che creano molte, troppe aspettative… una delusione, parziale o, peggio, totale! Nel suo caso parziale, mi sembra di capire. Considerando che è uno champagne che ancora non è uscito (la Legacy è una sorta di pre-release), quindi è molto giovane, la sua piacevolezza è quantomeno rimarchevole, non trova? La maggiore complessità arriverà con il tempo…
Auguroni anche a lei!
Buonasera e complimenti per questa recensione per la quale ringrazio sentitamente!
Premetto che sono un appassionato ma tutt’altro che esperto. In dicembre ho trovato al duty free di Londra Heathrow il 2008 Legacy limited edition a un prezzo davvero buono, per cui ne ho acquistate 8 bottiglie (quelle che avevano) e le ho piazzate in cantina, pensando di tenerne qualcuna per me e altre come “investimento”.
Secondo lei quale dovrebbe/potrebbe essere il decorso di queste bottiglie e quando potrebbero avere il loro picco in termini di valore?
Grazie!!
Beh, grazie a lei!
Appassionato e non esperto? È la cosa migliore!
Veniamo a noi: ottimo colpo! Di suo, il DP Legacy sarà un pezzo da collezione, vista la produzione limitata, ciò nonostante è difficile dire quanto potrà valere tra 20 o più anni. Però consideri che oggi una bottiglia di DP Vintage 1988 vale non meno di 450 euro, quindi…
Alla fine nonostante dopo la delusione della 2006 da cantina perché all’uscita mi era piaciuta anche io ho preso un dp 2008 da bere subito per goderne la freschezza (parametro che noi appassionati di champagne spesso dimentichiamo andando alla ricerca di ossidazioni struttura bouquet complessi ecc ecc) probabilmente metterò in cantina un’altra bottiglia da dimenticare sperando di ricevere godimento su quanto elencato sopra fra qualche anno.
Ribevuto due giorni fa. Molto buona, nulla da dire, con una bevibili anche troppo scorrevole…
Buongiorno Alberto, vorrei sapere un’informazione, vale la pena o c’è anche un alto rischio di investire sul Legacy 2008 X poi rivenderlo fra qualche anno???… grazie
Chi può dirlo? Se avessi la sfera di cristallo…
Scherzi a parte, posso dire che i Dom Pérignon sono senza dubbio champagne che aumentano di valore con il tempo e, nello specifico, considerando l’annata (2008) e considerando che il Legacy è stato comunque una sorta di edizione speciale, credo che diventarà una bottiglie importante sul mercato del vintage. Con il tempo, ovviamente…
Buongiorno,
Ho avuto modo di acquistare una bottiglia di Dom Perignon 2008 direttamente nel mercato francese e scrivo per chiedere chiarimenti in merito al retro etichetta della bottiglia in quanto risulta differente da quella del mercato italiano sia per le scritte riportate che per il loro posizionamento (allego foto). La presente per chiedere se la cosa è normale e se l’etichetta vi sembra conforme all’originale.
Ringrazio per la gentilezza e saluto cordialmente.
Giorgio
Ho visto la foto. È assolutamente normale, quindi non si preoccupi. A seconda del mercato di destinazione, la controetichetta varia. Tranquillo…
Ciao Alberto, avendo bevuto di recente cristal 2008 e dom perignon 2008 ho constatato come il secondo non sia ancora pronto o meglio non sia così godibile come il cristal…
Che ne pensi? È forse meglio dimenticarselo in cantina oppure non sono riuscito a capirlo l’altra sera?
Grazie mille in anticipo!!!
Considerando che anche il Cristal ha bisogno ancora di un po’ di tempo…
La 2008 è un’annata eccezionale, quindi è ovvio che tutti i suoi champagne miglioreranno con il tempo e, anzi, possono invecchiare molto lungo. Soprattutto il Dom Pérignon, che tra gli champagne da lungo invecchiamento è in prima fila…
Dom 2008 …deludente è dir poco bolla grossolona acidità assente…tristezza
Guardi, posso capire che possa non convincere, anche che possa non piacere, ma che sia senza acidità e con bollicina grossolana no. Bottiglia che ha sofferto? Oppure falsa?
Ciao Alberto, sei sempre bravissimo e disponibile con tutti! Complimenti!
Fiorenzo
Grazie di cuore!
Signor Alberto,
posso chiederle una valutazione di una bottiglia di DP Vintage 1988, un mio conoscente vorrebbe venderla ma non so precisamente il suo stato di conservazione, lui mi ha assicurato che è sempre stata sin cantina in posizione orizzontale.
Chiedevo a lei un consiglio per avere una valutazione della bottiglia e capire se azzardare l’acquisto.
Mi sono incuriosito dato che leggendo i suoi commenti il 1988 è una delle migliori annate di DP.
Tantissimi saluti Alberto e complimenti per tutto.
Buongiorno Alberto,
stamattina ho ricevuto la guida limited edition (ormai sono un affezionato acquirente oltre che appassionato lettore dei suoi articoli, dalla seconda edizione quando ho scoperto per caso questo sito le ho tutte) ed ho notato che il punteggio del DP 2008 è di 98/100 e non di 99/100 come qui recensito, volevo sapere i motivi che vi hanno spinti a rivedere il punteggio.
Grazie
Mi aspettavo questa domanda…
Quella prima degustazione ci mise di fronte al primissimo dégorgement del DP 2008 e, confesso la nostra debolezza (io e Federico Angelini), ci fu una componente emozionale per via dell’imminente addio di Richard. Siamo uomini, siamo appassionati…
Per la guida, abbiamo assaggiato il DP 2008 ben tre volte con tre dégorgement diversi e questo chi ha convinto a ‘lasciare’ non uno ma 2 punti di margine per quando questo grandissimo champagne un giorno tornerà come P2…
Chiarissimo e comprensibilissimo, complimenti ancora per la guida, sempre meravigliosa!
Grazie!
BUONGIORNO, STO PER COMPRARE 5/6 BOTTIGLIE DI VINTAGE 2008 DP A 140 EURO COME INVESTIMENTO , OTTIMO PREZZO VEDENDO LE CIFRE CHE CIRCOLANO, STO FACENDO LA COSA GIUSTA??
Il prezzo è più o meno il suo. Vista la qualità dello champagne e l’annata, certamente lo champagne aumenterà di valore, a patto di conservarlo alla perfezione.
Però sono il Legacy Edition e un giorno il P2 a valere di più…
Salve, volevo sapere se investire in Dom perignon vintage 2008 o legacy o lenny kravitz? Quale renderebbe di più? Grazie mille
È sempre difficile fare previsioni del genere. Comunque le edizioni limitate DP non hanno mai lasciato il segno più di tanto e l’unica eccezione potrebbe essere rappresentata dal Legacy che testimonia effettivamente qualcosa di particolare…
Buongiorno Alberto,
Moët Hennesy ha aperto le prenotazioni per il Vintage 2010 di Dom Perignon.
Immagino avrà già avuto modo di assaggiarlo…è prevista una recensione a breve?
Chiederle un giudizio in anteprima sul vino immagino sia impossibile!
Grazie.
Sì, sì, certo. Lunedì sarà qui sul sito!
Salve, complimenti per il sito.
Riesce a trasmettere emozioni e sensazioni solo con le parole e questo è un grande suo pregio.
Le volevo chiedere, il vintage 2008 dopo quanti anni sarebbe bene berlo per gustarlo nella sua forma migliore?
Quali sono state le annate vintage migliori di DP?
Grazie
Grazie!
Come detto più volte, non esiste un calendario per dire il giorno x quello champagne sarà perfetto, il giorno y lo sarà quell’altro. Dipende dai propri gusti (più freschi o più maturi) e dalla propria… capacità di resistenza. Ciò premesso, la 2008 è un’annata che in Champagne darà tanto alla lunga e, quanto a invecchiamento, DP è tra i più longevi senza dubbio.
I migliori DP senza scomodare le annate antiche? 2004, 1996, 1995, 1990, 1988, 1985, 1982, 1969.
Appena acquistato DP 2008 mi sono precipitato qui per “studiare”, come faccio sempre in generale, una bottiglia importante che intendo approcciare. Ma a parte apprezzare la sua recensione come al solito intrigante e invitante alla bevuta, mi duole constatare che si compri DP quasi solo per investire. Per carità è un modo come un altro per fare soldi ma è un fastidio per noi veri appassionati che vediamo sempre lievitare i prezzi dei nostri prodotti preferiti di anno in anno!
Che dirle? Sono tempestato da domanche tipo “quanto vale questa bottiglia?”, oppure “per investimento meglio X o Y?”. Il vino, lo champagne, è piacere, un po’ di investimento più anche starci, ma che quest’ultimo aspetto diventi ossessione non piace neanche a me. Poi, per carità, il mondo è bello perché vario. O avariato?
Salve,
Tra i DP Vintage 1992 1996 1998 quale al momento lei considera più piacevole da bere? Vorrei acquistare una bottiglia di annata, ma non saprei tra questi su quale optare.
Grazie!
Scarterei la 1992 e punterei sulle altre due ricordando che è più ‘potente’ il 1996, più raffinato il 1998…
Buonasera Alberto,
in un supermercato vicino casa ho visto una bottiglia di DP 2008 ad un prezzo interessante (intorno ai 150 euro). Normalmente non compro vini di prestigio al supermercato, ma stavolta sarei tentato… Il dubbio è: visto che è sicuramente stata conservata un paio d’anni in posizione verticale (ma protetta dall’astuccio) secondo lei il vino sarà in buone condizioni?
Grazie per l’attenzione.
Lo champagne sopporta molto meglio la posizione verticale rispetto al vino, quindi se il supermercato è di quelli ben tenuti, quindi senza pericolosi sbalzi di temperatura e con le bottiglie non esposte proprio alla luce forte e diretta, direi che può andare tranquillo.
Mi faccia sapere…
Buonasera.
Voglio sapere il significato della espressione “Altum Villare” apparire in etichetta sotto il nome di “Dom Pérignon-Millésime”.
La ragione e il perché…
Grazie.
E l’antico nome, in latino, di Hautvillers, dove ha sede la celebre abbazia nella quale operò Dom Pierre Perignon dal 1668 alla sua morte.
Buonasera Alberto
Un paio di domande su due bottiglie di dom perignon in mio possesso.
1-Una legacy edt 2008, ho notato che alcune hanno un collarino sul collo che recita appunto legacy edition, la mia no. Come mai?
2-Una rosè 2008, in fianco alla retroetichetta c’è una piccola etichetta a parte con un qr code che recita “informazioni sull’imballaggio”. È normale? Mai vista questa piccola etichetta.
Se posso approfittarne vorrei anche sapere se c’è modo di scoprire il degorgement di queste due bottiglie, la prima la posseggo da un annetto, la seconda da poco.
Grazie mille.
Buonasera,
il DP 2008 è uscito in versione normale, ma prima come Legacy per celebrare il passaggio di testimone come chef de cave tra Richard Geoffroy e Vincent Chaperon.
Per quanto riguarda il QR code, da un po’ di tempo tutto gli champagne del gruppo Moet-Hennessy ha questo che permette di sapere come riciclare correttamente ogni componente (bottiglia, tappo, gabbietta, ecc)